Filtri passa alto

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Titolo. Filtri passa alto passivi

Il filtro passa alto ideale

Un filtro passa alto ideale è un circuito che ha il compito di consentire il passaggio di tensioni elettriche la cui frequenza può essere compresa tra f1 e valori superiori; sotto la frequenza f1 tutte le tensioni vengono bloccate e all'uscita del filtro non si ha alcun segnale, l’andamento grafico di questo comportamento è riportato in figura 1:

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figura 1

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In figura sono evidenziate le due zone caratteristiche del filtro, la zona passante, entro la quale i segnali d’ingresso possono transitare purché abbiano frequenze superiori ad f1, e la zona non passante, nella quale nessun segnale avente frequenza inferiore ad f1 può transitare.

Il filtro passa alto reale

Un filtro passa alto reale ha però un comportamento molto diverso nell'intervallo di frequenze che precede e che segue il valore di f1; il percorso tra zona passante e zona non passante non avviene bruscamente, come in figura 1, ma gradualmente, secondo una curva caratteristica la cui pendenza è tanto più elevata quanto maggiore è la complessità del circuito passa alto, si ha perciò una curva di risposta reale del tipo di quella indicata in figura 2:

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figura 2

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In figura 2 si vede come la risposta del filtro passa alto consenta di attenuare le frequenze inferiori ad f1 secondo una certa curva caratterizzata dal punto di ascissa f1 ed ordinata – 3 dB e dalla pendenza della curva stessa espressa in dB/ottava; il valore di f1 è detto frequenza di taglio.

Lo schema elettrico di un filtro passa alto, nella configurazione circuitale più semplice, detta “cellula”, è mostrato in figura 3:

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figura 3

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Nella figura si vedono i componenti che costituiscono la struttura filtrante, due resistenze R1 e R2, uguali tra loro, due induttanze L1 e L2 , anch'esse uguali tra loro ed una capacità C1.

La tensione del segnale d’ingresso, Vi, è applicata in serie alla resistenza R1; il segnale d’uscita Vu è presente ai capi di R2.

Questa configurazione della cellula necessita di un segnale d’ingresso il cui generatore abbia un’impedenza molto più bassa del valore di R1.

Si dice in questo caso che il generatore deve essere un “generatore di tensione”, ciò comporta una perdita di 6 dB , perdita d’inserzione, per la partizione della tensione Vi da parte di R1 e R2.

Un circuito filtrante con le stesse caratteristiche di risposta di quello mostrato in figura è realizzabile per il filtraggio di segnali prodotti da “generatori di corrente” , generatori che hanno un’impedenza molto più elevata di R1, lo schema di questo filtro è mostrato in figura 4:


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figura 4

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In questo circuito la tensione d’ingresso è applicata in parallelo ad R1 ed il segnale d’uscita Vu, come nel circuito precedente, è presente ai capi di R2; in questo caso la tensione Vi non subisce nessuna perdita d’inserzione.

Il progetto di entrambi [1] i filtri passa alto sopra illustrati è fattibile, con semplici formule di calcolo, mediante il dimensionamento dei componenti in dipendenza del valore voluto della frequenza di taglio f1; e dal valore delle resistenze R1 , R2 imposto; le formule in oggetto sono le seguenti:

C=1/(4πf1R)

L=R/(2πf1)

dove

C è espresso in Farad

L è espresso in Henry


Caratteristiche generali

Per le soluzioni circuitali alle quali si applicano le formule indicate si hanno le seguenti caratteristiche:

  • Filtro passa alto con segnale Vi da generatore di tensione

Perdita d’inserzione nella zona passante Att.=6 dB

Attenuazione alla frequenza di taglio rispetto al livello della zona passante Att.=3 dB

Attenuazione totale alla frequenza di taglio Att.=3 dB6 dB=9 dB

Pendenza della curva d’attenuazione ben sotto il valore di f1 ; Att.=18 dB/ottava (pari alla riduzione dell’ampiezza del segnale di 8 volte ad ogni dimezzamento della frequenza)

  • Filtro passa alto con segnale Vi da generatore di corrente

Perdita d’inserzione nella zona passante Att.=0 dB

Attenuazione alla frequenza di taglio rispetto al livello della zona passante Att.=3 dB

Attenuazione totale alla frequenza di taglio Att.=3 dB0 dB=3 dB

Pendenza della curva d’attenuazione ben sotto il valore di f1 ; Att.=18 dB/ottava (pari alla riduzione dell’ampiezza del segnale di 8 volte ad ogni dimezzamento della frequenza)

Esercizio di calcolo per filtro con generatore di tensione

Dati di progetto:

Sia da realizzare un filtro passa alto in grado di essere accoppiato ad un generatore di tensione avente una Zu=20 Ω , si voglia una frequenza di taglio f1=10000 Hz ed una pendenza di 18 dB/ottava.

Dimensionamento della resistenza d’ingresso:

Il dati di progetto prevedono una configurazione circuitale come quella di figura 3 per cui:

Il valore di R1 deve essere commisurato al valore di Zu=20 Ω quindi dovrà essere:

R1>>Zu

ovvero

R1>>20 Ω

per ottenere questa condizione è opportuno, se possibile, [2] che R1 sia almeno 100 volte il valore di Zu quindi R1=2000 Ω.

Dato che R1=R2 si ha R2=2000 Ω

Calcolo di L e C:

Dati f1=10000 Hz e R=2000 Ω

il calcolo di L si effettua con la formula:

L=R/(2πf1)=2000 Ω/(23.1410000 Hz)=31.8 mH ( Generalmente il valore voluto dell'induttanza si ottiene a mezzo regolazione della mina di taratura dei nuclei in ferroxcube utilizzati)

Quindi L1=L2=31.8mH

il calcolo di C1 si effettua con la formula:

C1=1/(4πf1R)=1/(46.2810000 Hz2000 Ω)=1990 pF (con precisione dell’1.25 %)

Entrambi i componenti calcolati sono di valore accettabile, quindi il valore di R=2000 Ω è adatto al progetto.

Tracciamento della curva di risposta

Poter disporre dell’andamento grafico della curva di risposta del filtro è utile per il controllo della normale funzionalità del circuito una volta costruito.

Utilizziamo un curva di risposta universale adatta alla cellula di figura 4; questa curva è tracciata nella figura 5:

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figura 5

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La curva di risposta universale ha, in ascisse logaritmiche, il rapporto f/f1, ed in ordinate l’attenuazione del filtro ad intervalli di 2 dB per divisione.

Per utilizzare la curva di figura 5 dobbiamo determinare il rapporto f/f1 per ciascuna frequenza per la quale desideriamo stabilire l’attenuazione prodotta dal filtro; se vogliamo ad esempio conoscere l’attenuazione del nostro filtro alla frequenza f=4000 Hz dobbiamo:

  • calcolare il rapporto:

f/f1=4000 Hz/10000 Hz=0.4

  • tracciare una perpendicolare dall'ascissa d’ampiezza 0.4 e trovare il punto d’incontro con la curva
  • tracciare una perpendicolare dal punto d’incontro all'asse delle ordinate sul quale si leggerà il valore d’attenuazione di circa 30 dB.

Osservazioni generali

Il progetto della cellula passa alto si conclude con alcune osservazioni che ne chiariscono meglio il funzionamento:

Del filtro di cui abbiamo trattato s'è detto che nella zona d’attenuazione la pendenza è di –18 dB/ottava, questa caratteristica è controllabile soltanto per valori di frequenza lontani dalla frequenza di taglio f1.

Un’idea quantitativa di questo comportamento si ha immediatamente dall'esame della curva di risposta di figura 5; se consideriamo l’attenuazione al punto d’ascissa 1 con il punto d’ascissa 0.5, corrispondenti a due frequenze l’una la metà dell’altra, si vede che nel primo punto l’attenuazione è di – 9 dB e nel secondo punto di – 24 dB con un salto di 15 dB contro i 18 che sono la caratteristica teorica della cellula.

Se ora esaminiamo altri due punti della curva più lontani da f1, il punto di ascissa 0.2 e il punto di ascissa 0.1, corrispondenti anch'essi a due frequenze l’una la metà dell’altra, riscontriamo per il primo un'attenuazione di – 48 dB e per il secondo un’attenuazione di - 66 dB con un salto di 18 dB che coincide al valore teorico della pendenza di –18 dB/ottava dichiarata per questo tipo di cellula.

Esercizio di calcolo per filtro con generatore di corrente

Dati di progetto secondo lo schema di figura 4:

Sia da realizzare un filtro passa alto in grado di essere accoppiato ad un generatore di corrente avente una Zu=150000 Ω, si voglia una frequenza di taglio f1=2000 Hz ed una pendenza di – 18 dB/ottava.

Dimensionamento della resistenza d’ingresso

Il dati di progetto prevedono la configurazione circuitale citata per cui:

Il valore di R1 deve essere commisurato al valore di Zu=150000 Ω quindi dovrà essere:

R1<<Zu

ovvero

R1<<150000 Ω

per ottenere questa condizione è opportuno, se possibile, [3], che R1 sia almeno 1/100 il valore di Zu quindi:

R1=R2=1500 Ω.


Calcolo di L e C:

Dati f1=2000 Hz e R=1500 Ω il calcolo di L1 e L2 si effettua con la formula:

L1=L2=R/(2πf1)=1500 Ω/(23.142000 Hz)=119.4 mH

il calcolo di C1 si effettua con la formula:

C1=1/(4πf1R)=1/(43.142000 Hz1500 Ω)=26539 pF (precisione 1.25 %)

Tracciamento della curva di risposta

La curva di risposta di questo filtro ha l'identico profilo di quella tracciata in figura 5 ma non presenta l'attenuazione d’inserzione di – 6 dB essendo pilotato di corrente invece che di tensione; la risposta del nuovo passa alto è riportata in figura 6.

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figura 6

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La curva di risposta universale ha, in ascisse logaritmiche, il rapporto f/f1, ed in ordinate l’attenuazione del filtro ad intervalli di 2 dB per divisione.

Il filtro presenta attenuazione 0 dB nella zona passante e –3 dB in corrispondenza alla frequenza di taglio f1=2000 Hz, così come si evince dal punto d’ascissa 1, calcolato dal rapporto tra f=2000 Hz e f1=2000 Hz:

f/f1=2000 Hz/2000 Hz=1

La pendenza è controllabile tra f/f1=0.2 e f/f1=0.1; in questo intervallo, sensibilmente inferiore alla frequenza di taglio, è di – 18 dB/ottava.

Si ricorda, come già detto in precedenza, che in questo tipo di filtro, pur non essendo presente l’attenuazione d’inserzione, non si ha un miglioramento nel rapporto tra ampiezza delle tensioni nella zona passante e le tensioni nella zona d’attenuazione.

Note

  1. Qualsiasi soluzione circuitale dei filtri porta sempre ad una quota d'attenuazione, se pur piccola, dovuta alle perdite dei componenti reattivi.
  2. La possibilità che R1 possa essere del valore calcolato dipende dai valori di L e C che ne conseguono; se i valori saranno realizzabili il dato di R1 sarà accettabile altrimenti dovrà essere rivisto.
  3. Ad esempio una capacità calcolata di 10 pF è troppo piccola se paragonata alle capacità delle induttanze e dell'insieme del circuito; oppure un valore d'induttanza di 13 H non è ragionevolmente realizzabile su di una scheda elettronica