Rette e Piani nello spazio

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Rette e Piani nello spazio


Un piano nello spazio (quindi in 3 dimensioni) è l'insieme di tutti quei punti individuati dalla combinazione lineare di 2 vettori indipendenti aventi entrambi l'origine in un punto P.

Un esempio è il piano qui sotto.

Equazione cartesiana di un piano π nello spazio

L'equazione cartesiana di un piano (che chiameremo π) si ricava in maniera simile all'equazione (cartesiana) della retta.

Sia v=(a,b,c) un vettore applicato di 3 ortogonale al piano e P0=(x0,y0,z0) un punto appartenente a π. Ogni punto di π dovrà anch'esso essere perpendicolare a v, perciò anche qui ogni PvP0v dovrà essere zero.

Abbiamo quindi che un punto P appartiene al piano π se e solo se

(PP0)v=0(xx0,yy0,zz0)(a,b,c)=0a(xx0)+b(yy0)+c(zz0)=0
ax+by+cz+(ax0by0cz0)=0ax+by+cz+d=0

è l'equazione cartesiana del piano π.

Parallelismo, coincidenza e ortogonalità di piani

Siano :{π:ax+by+cz+d=0π:ax+by+cz+d=0 due piani nello spazio rispettivamente ortogonali ai vettori v=(a,b,c),v=(a,b,c)3. Essi sono paralleli (cioè non si intersecano in nessun punto) se e solo se

k{0}:v=kv{a=kab=kbc=kc

Un esempio di piani paralleli molto semplice che aiuta anche a capire quanto detto sopra è illustrato nella seguente figura;

Se consideriamo come vettore v di ogni piano un vettore che sta sull'asse z (quello verticale), allora si vede chiaramente che ogni kz genera un piano uguale agli altri, ma di "livello" diverso, in totale accordo con quanto detto sopra.

Se ad essere proporzionali non sono solo i vettori v ma anche i termini noti d, allora i piani sono coincidenti, cioè le varie equazioni descrivono lo stesso piano. Infatti:

{ax+by+cz+d=0ax+by+cz+d=k(ax+by+cz+d)ax+by+cz+d=k(0)=0

L'equazione in forma implicita aiuta ulteriormente a capire questo concetto;

z=ax+by+dkz=k(ax+by+d)z=kk(ax+by+d)z=ax+by+d

Infine, l'ortogonalità di due piani π e π è verificata se e solo se sono ortogonali i vettori v e v' , cioè:

vv=0aa+bb+cc=0

Piano per tre punti non allineati

Siano P0,P1,P2 punti distinti dello spazio. Essi sono allineati se e solo se:

P1P0//P2P0rg(x1x0x2x0y1y0y2y0z1z0z2z0)<2. Infatti 3 punti sono allineati se i vettori P1P0 e P2P0 sono paralleli e quindi se i vettori sono linearmente dipendenti.

Se v1=P1P0,v2=P2P0, per trovare l'equazione di un piano possiamo trovare un vettore ortogonale al piano generato da v1,v2 facendone il prodotto vettoriale ed ottenendo quindi un vettore ortogonale al piano. Sia v=PP0, allora

v(v1v2)=0

è l'equazione del piano cercato. Sviluppando i calcoli in termini di componenti si trova che l'equazione è data da

det(xx0yy0zz0x1x0y1y0z1z0x2x0y2y0z2z0)=0

Rette nello spazio

Due rette r1,r2 si dicono parallele se hanno vettori direttori u1,u2 paralleli, incidenti se si incontrano in un punto, coincidenti se sono la stessa retta e sghembe se non sono né parallele né incidenti.

Le due rette sono parallele (o in particolare coincidenti) se e solo se i vettori direttori linearmente dipendenti, cioè se

rg(u1u2)=1.

Le due rette si intersecano in un punto P quando è possibile scriverlo come elemento di r1 e elemento di r2, cioè P0+tu1=P1+su2 ammette soluzione, in altri termini

rg(u1u2)=rg(u1u2P0P1)

Se rg(u1u2)=rg(u1u2P0P1)=1, il sistema ammette infinite soluzioni, cioè una "retta" di punti di intersezione. Quindi r1 ed r2 sono coincidenti.