Variabili probabilistiche nella conduzione operativa del sonar

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Processo di conduzione operativa di un sonar[N 1]

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Nei calcoli della portata di scoperta sonar [N 2]sono sistematicamente introdotti il valore del DT (Soglia di rivelazione nella scoperta sonar) scegliendo, in base ai diversi esempi da svolgere, la larghezza di banda di ricezione BW, la costante d'integrazione RC ed infine il valore d legato ad una coppia di valori relativi alla probabilità di falso allarme Pfa e di scoperta Priv; tali scelte sono fatte senza approfondire il criterio d'impostazione del DT, da parte dell'operatore, non valutando le conseguenze che queste provochino sulle caratteristiche delle portate di scoperta.

In questa voce alcuni esempi dei processi operativi che sono messi in atto nella conduzione del sonar, con l'impiego della soglia di rivelazione, nelle fasi di sorveglianza e/o attacco del sottomarino.

Sul tipo di rivelazione e le sue formule

Schema a blocchi di un correlatore a coincidenza dipolarità

Per lo svolgimento degli esempi citati è necessario fissare alcuni punti sui sistemi di rivelazione dei segnali nel sonar e sulle formule di calcolo[N 3] che li definiscono:

  • Le formule sono valide per piccoli rapporti segnale/disturbo indicati come: Si/Ni (misurati all'ingresso dei correlatori)
  • Le variabili, banda di ricezione e costante di tempo d'integrazione, sono riferite a BW in Hz (banda dei segnali da correlare) RC in s.(costante di tempo d'integrazione dei correlatori)
  • Per le variabili BW e RCdi cui al punto terzo, pur nella disponibilità dell'operatore, non sono previste variazioni nell'analisi del I caso della seconda sezione.
  • La formula che esprime il DT (soglia di rivelazione) è espressa come segue:

DT=5 log [d BW/(2 RC)]

La variabile d di cui al punto precedente è dipendente da Si/Ni secondo l'espressione: d=2 BW RC (Si/Ni)4

  • Dalla variabile d di cui al punto precedente dipendono innumerevoli coppie di valori statistici quali:

Pfa  ( probabilità percentuale di falso allarme), Priv (probabilità percentuale di rivelazione)

  • Essendo d funzione di Si/Ni anche per tale rapporto dipendono, secondo le curve ROC (vedi sezione seguente):

Pfa  ( probabilità percentuale di falso allarme), Priv (probabilità percentuale di rivelazione)


Esposizione delle curve ROC

Curve ROC

Diagramma per l'impiego delle curve ROC [2] [N 4]:

  • In ascisse la probabilità di falso allarme Pfa in %
  • In ordinate la probabilità di rivelazione Priv in %
  • Nel tracciato serie di 7 curve parametriche secondo d  da 0 a 36

due esempi:

Per Priv=50% e Pfa=0.2% si ha d=9

Per Priv=50% e Pfa=2% si ha d=4 Template:Clear

Esempi per il calcolo di previsione di portata del sonar

I caso

Sono riportate di seguito, per un'analisi approfondita, le parti essenziali di un esempio riguardante soltanto le procedure di calcolo.

Si supponga che l'operatore esegua il calcolo di previsione della portata del sonar secondo le caratteristiche dell'apparato e sulla base delle condizioni esterne.

Valori delle variabili del sonar

F1 ; F2  estremi di banda delle frequenze di ricezione: F1=1000 Hz ; F2=3000 Hz


fo  frequenza media geometrica nella banda: fo=1.7 kHz


DI  guadagno di direttività della base ricevente: DI=10 dB


RC costante di tempo d'integrazione: RC=0.1 s


BW  larghezza di banda del ricevitore: BW=F2  F1=2000 Hz

Valori assunti dall'operatore

L'operatore vuole eseguire la ricerca del bersaglio con la probabilità di scoperta Priv=90%  accettando un falso allarme Pfa=5%.

Questa coppia di variabili probabilistiche è individuata sulle curve ROC per d=9, valore con il quale si calcola la soglia di rivelazione DT nella scoperta sonar [3].[4]

DT=5 log [d BW/(2 RC)]=5 log [92000/(20.1)]25 dB

Valori delle variabili dell'ambiente

che naviga a 20 nodi; dai tabulati in letteratura, per fo=1.7 kHz , si ha SL=140 dB/μ Pa/Hz

fo=1.7 kHz, si ha NL=58 dB/μ Pa/Hz

α=[0.1fo21+fo2]+[40fo24100+fo2]+[2.75fo2104]

dove α in dB/km e fo in kHz; per fo=1.7 kHz si ha α=0.1 dB/km

  • b1) TL=SL+DINLDT+10logBW= [6]

=140 dB+10 dB58 dB25 dB+10log2000=100 dB

Dopo il calcolo in b1) si computa ora la variazione del TL in funzione della distanza R e del coefficiente di assorbimento α:

  • b2) TL=60 dB+20log R+αR=

60 dB+20log R+0.1 R

Determinazione grafica della portata di scoperta

Tracciata , su carta millimetrata, la curva di TL secondo la b2) e la retta TL secondo la b1) in un sistema di assi cartesiani dove, posto R in ascisse e TL in ordinate, si ottiene il grafico riportato:

Grafico risolutivo della portata di scoperta

Dal punto d'intersezione tra le due curve si ricava il valore R56 Km.

Esame del risultato

Il valore di R ottenuto dalla procedura numerico-grafica rappresenta la previsione della massima distanza di scoperta del bersaglio secondo le variabili generali ipotizzate per il sonar e la scelta fatta dall'operatore con l'intenzione d'impostare, in fase di operatività sul campo, specifiche condizioni di rivelazione: Priv=90% Pfa=5%.

II caso

Il primo caso vede la scelta di Pfa=5% fatta dall'operatore con l'intenzione d'impostare, in fase di scoperta sul campo, la soglia di rivelazione DT=25 dB affinché tale percentuale di falsi allarmi si verifichi, lasciando poi alle dimensioni delle altre variabili il concretizzarsi di un rapporto Si/Ni tale da consentire una probabilità di scoperta Priv del 90%.

Se l'operatore, a parità del valore DT=25 dB, varia il livello di soglia accettando ad esempio un Pfa=10% la portata resta inalterata per R56 km ma, secondo le curve ROC, la probabilità di scoperta Priv cresce dal 90% al 96%.


III caso

Se l'operatore, sempre a parità del valore DT, decide di ottenere una probabilità di falso allarme Pfa=1% la portata resta inalterata per R56 km ma, secondo le curve ROC, la probabilità di scoperta Priv decresce dal 90% al 75%.

Ne segue che l'operatore, in base alle condizioni sul campo, decide quale soglia di rivelazione impostare per ottimizzare la scoperta del bersaglio.

Nelle condizioni esaminate si può calcolare il rapporto Si/Ni all'ingresso del sistema di rivelazione secondo l'espressione che utilizza i dati esposti nel primo caso:

IV Caso

Se si desidera ottenere un miglioramento delle condizioni di scoperta riducendo la probabilità di falso allarme Pfa e contemporaneamente ottenere un incremento della probabilità di rivelazione Priv si deve agire sul DT al fine di migliorare il rapporto Si/Ni.

In questo caso si può calcolare il rapporto Si/Ni all'ingresso del sistema di rivelazione secondo l'espressione che utilizza, ad esempio, i dati esposti nel primo caso:

Si/Ni=20 log  [ 4d/(2 Bw RC)  ]=8.2 dB

L'operatore può impostare un nuovo calcolo di previsione della portata al fine di osservare, dal solo punto di vista numerico, le condizioni di scoperta rispetto al I caso esaminato in precedenza, utilizzando le stesse variabili impiegate salvo il valore del DTche deve aggiornare per ottenere, ad esempio, Pfa=1% e Priv=99%.

Dalle curve ROC si vede che una tale coppia di valori fa parte delle innumerevoli altre coppie relative ad un valore d=21; il nuovo valore del DT per d=21 è DT=5 log [d BW/(2 RC)]=26.6 dB

Seguendo le sviluppo del calcolo eseguito nel I caso si ha: R49 km con valore di Si/Ni=6.4 dB.

L'operatore quindi, ponendo la soglia per accettare una Pfa=1 %, prevede la rivelazione del bersaglio alla distanza di 49 km con una probabilità di scoperta di Priv=99%.

Se la soglia viene regolata per un Pfa=0.1% la probabilità di scoperta, secondo le curve ROC, scende da Priv=99% a Priv=94%restando invariata la distanza di scoperta R=49 km.

L'operatore ha ottenuto, sulla carta, il miglioramento delle condizioni di scoperta pagando con una riduzione della distanza che è scesa da R56 km a R49 km.

Osservazioni

Se confrontiamo i dati calcolati nel I caso con quelli elaborati di seguito vediamo che a parità di variabili, salvo il valore del DT, i risultati sono diversi pur restando le caratteristiche peculiari del sonar e le condizioni ambientali le stesse.

La variazione del valore del DT, a seguito del cambiamento del d  da d=9  a d=21, indica diverse possibilità di scoperta del bersaglio quando questo è più vicino che nel caso precedente.

Infatti quando l'operatore, dopo aver eseguito i calcolo di previsione portata, si accinge alla reale scoperta del bersaglio, indipendentemente dal valore di R calcolato, può trovarsi con bersagli a distanze inferiori ad R, in tal caso potrà regolare la soglia per ridurre la probabilità di falso allarme ottenendo migliori probabilità di scoperta, oppure può trovare bersagli a distanza superiore ad R che, se possibile, consentiranno la scoperta con un falso allarme più elevato del precedente.

Simulazione di operazione sul campo

Curva Si / Ni funzione della distanza R

Il processo che segue, diverso dalla scoperta del bersaglio, consiste nella simulazione di un controllo, con bersaglio certamente presente, per l'impostazione della soglia e la determinazione della probabilità di scoperta conseguente. Per meglio comprendere come giocano le variabili probabilistiche, Pfa e Priv, nella scoperta sonar è utile una simulazione di attività sul campo che si avvale del diagramma, Si / Ni funzione della distanza R , nel quale è tracciata una curva che mostra come varia il rapporto Si/Ni, all'ingresso del rivelatore, in funzione della distanza R.

La curva, ottenuta dall'elaborazione delle equazioni b1) e b2) del I caso [N 5], mostra come varia Si/Ni con il variare della distanza R del bersaglio; quando la distanza aumenta si riduce l'intensità Si del segnale ricevuto e peggiora quindi il rapporto Si/Ni.

La curva è tracciata per un sonar passivo ed un ambiente perfettamente identici a quelli esaminati nel I caso con il bersaglio, all'inizio della simulazione, alla distanza di 46 km.


Nella situazione iniziale, bersaglio a 46 km curva mostra un rapporto Si/Ni=6 dB al quale corrisponde, secondo la formula di paragrafo 2):

d=2 BW RC (Si/Ni)4=2 (2000) (0.1) (0.5)4=25 .

Se l'operatore imposta la soglia per accettare una probabilità di falso allarme

=0.1 %, essendo d=25, avrà una probabilità di scoperta Priv=97.67% (vedi curve ROC )

Dopo il primo rilievo il bersaglio si allontana e si porta ad una distanza di 50 km, alla quale, secondo la curva si ha Si/Ni=7 dB al quale corrisponde:

d=2 (2000) (0.1) (0.45)4=16.

Se l'operatore lascia invariata la soglia per Pfa=0.1% la probabilità di scoprire il bersaglio scende da Priv=97.67% a Priv=83.89.(vedi curve ROC)

Il bersaglio si porta ora a 60 km, a questa distanza risulta Si/Ni=10 dB e il valore di d scende a:

d=2(2000)(0.1)(0.31)4=3.7.

Se l'operatore lascia ancora invariata la soglia per Pfa=0.1% la probabilità di scoprire il bersaglio scende a Priv=13.86%(vedi curve ROC) è chiaro a questo punto che l'operatore deve modificare la soglia per aumentare la probabilità di scoperta che altrimenti è irrilevante.

Variando la soglia per Pfa=1% si ha Priv=34.22% (vedi curve ROC).

Se l'operatore ritiene tale valore ancora troppo basso può impostare la soglia per Pfa=10% ottenendo Priv=73.78%.

La simulazione del bersaglio in allontanamento può proseguire per distanze superiori a 60 km; la procedura di calcolo resta quella ora mostrata.

Note

Esplicative

  1. sonar IP64 del sottomarino Cl. Toti
  2. La portata di scoperta è un valore probabilistico
  3. Le formule sono contraddistinte con sigle di riferimento da parole di lingua inglese
  4. Una routine di calcolo per la determinazione dei parametri probabilistici all'indirizzo: [[1]]
  5. Impiegando le stesse variabili numeriche

Bibliografiche

Bibliografia


Collegamenti esterni

N° FASCI Selenia

Sonar FALCON

Schemi sonar FALCON

Testo discorsivo sul sonar

Testo tecnico sulla Correlazione