Distribuzione e densità condizionata
Distribuzione condizionata
Nota: può essere vista come la funzione di distribuzione definita su con .
In generale, per determinare la si deve conoscere lo spazio di probabilità su cui è definita la variabile casuale , dal momento che bisogna calcolare la probabilità
con . Se però è espresso in funzione di , per esempio
allora la può essere calcolata a partire da .
Valore atteso condizionato ad un evento
Siano con e con . Data la variabile casuale definita su che ammette densità condizionata , allora
Se esiste una funzione per cui , con funzione di Borel, allora si ha
Vediamo ora come è possibile calcolare la probabilità di un evento, condizionata ad una variabile casuale. Se si ha come variabile casuale discreta, si ha
con . Se è una variabile casuale continua, al contrario, si ha che ; osserviamo che vale
La probabilità di un evento condizionata a è definita come quella funzione
tale per cui
La grandezza può essere calcolata da
Densità condizionata di variabile casuale, data un'altra variabile casuale
Sappiamo calcolare la probabilità
come un caso particolare di . In altri termini, si ha
Osservazioni:
- è la sezione di con il piano ;
- se e sono variabili casuali indipendenti, allora si ha
- Infatti, se le due variabili sono indipendenti, la conoscenza di non è in alcun mondo influenzata dalla conoscenza di .
Valore atteso condizionato
Anche qui, vale il teorema del valore atteso che dice che, data una variabile casuale , si ha
Consideriamo il solito spazio di probabilità con le variabili casuali e con un'altra variabile casuale tale che
La variabile casuale ha un valore atteso condizionato; in generale, la variabile casuale rappresenta il valore atteso condizionato
Stima con la massima probabilità a posteriori (MPP) e con la massima verosimiglianza (MV)
Dato lo spazio di probabilità con e , si definisce la variabile casuale
Quello che vogliamo fare è, dato , capire a quale delle due popolazioni oppure appartiene. Se si prende l'esempio delle molecole di gas, la funzione di densità di probabilità dell'energia è una combinazione lineare di altre funzioni di densità di probabilità; qui è la stessa cosa, si vuole calcolare la densità di uscita come mixture di altre densità.
Massima probabilità a posteriori
La massima probabilità a posteriori è definita come
Se vale , allora decidiamo che è stato trasmesso e non .
Il criterio a massima probabilità a posteriori, quindi, è
Massima verosimiglianza
Nel caso in cui , il criterio di massima probabilità a posteriori diventa un criterio di massima verosimiglianza.
Il criterio a massima verosimiglianza è meno potente di quello a massima probabilità a posteriori, perché quest'ultimo sfrutta la conoscenza della probabilità dei simboli prima di essere trasmessi, mentre il secondo metodo si limita ad osservare il risultato finale e la funzione di densità di probabilità, considerando tutti i simboli equiprobabili. Quindi, il criterio a massima verosimiglianza è meno potente, perché sfrutta meno informazioni.