Circuiti risonanti: le formule di trasformazione parallelo - serie

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Le formule di trasformazione consentono il passaggio da circuiti parallelo a circuiti serie e viceversa.

Il passaggio avviene mediante la trasformazione dei parametri dei circuiti; queste trasformazioni sono d’importanza fondamentale per il dimensionamento di circuiti d’accordo per carichi reattivi con perdite.

Per la comprensione delle formule di trasformazione è d’aiuto la figura 1:

figura 1

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In figura sono mostrati i due circuiti risonanti nelle configurazioni serie.

Il circuito di destra presenta la configurazione, già studiata in precedenza, nella quale tutte le perdite sono rappresentate dalla resistenza Rs, il circuito di sinistra mostra invece il caso in cui dette perdite siano rappresentate dalla resistenza parallelo Rp; una doppia freccia è tracciata tra i due circuiti all’interno dei cerchi ombrati, oggetto della trasformazione, a significare che è possibile, semplicemente, passare da una configurazione all’altra trasformando i parametri della prima nei parametri della seconda.

I parametri, oggetto della trasformazione, sono di seguito elencati:

XcsXcp

RsRp

Per valori del coefficiente di merito Q maggiore di 10 il legame tra i parametri diventa:

Xcs=Xcp

Rs=Rp/Q2


Per valori del coefficiente di merito Q inferiori a 10, sussistono invece le seguenti relazioni:

Rs=Rp/(Q2+1)

Xcs=Xcp/[(1/Q2)+1]

L’utilità e la semplicità d’impiego di queste formule è mostrata nell’esempio numerico che segue:

Si debba collegare ad un amplificatore di potenza un trasduttore elettroacustico piezoelettrico avente la struttura circuitale indicata in figura 2 e le seguenti caratteristiche elettriche:

figura 2

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Frequenza di lavoro f=52000 Hz

Rp=2000 Ω

Cp=1800 pF

Xcp=1700 Ω

Q=1.17

Un conciso commento sui dati deve essere fatto per chiarezza; in un trasduttore piezoelettrico il valore di Rp, che in un condensatore normale rappresenta soltanto le perdite, è l’insieme delle perdite e della resistenza mozionale sulla quale riversare la potenza elettrica per l’emissione dell’energia acustica; il collegamento all’amplificatore richiede perciò l’accordo della parte capacitiva Cp affinché l’amplificatore possa riversare la propria potenza su di un carico puramente resistivo.

Per ottemperare all’esigenza sopra indicata è necessario trasformare il circuito parallelo di figura 2 nel circuito serie di figura 3 affinché su di esso possa essere calcolata l’induttanza di accordo:

figura 3

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Per la trasformazione sopra indicata dobbiamo applicare le formule relative a circuiti con Q<10:


Rs=Rp/(Q2+1)=2000 Ω/(1.172+1)=844 Ω


Xcs=Xcp/[(1/Q2)+1]=1700 Ω/[(1/1.172)+1]=982 Ω


dal valore di Xcs si calcola la capacità Cs:


Cs=1/(6.2852000 Hz982 Ω)=3118 pF


ed infine il valore dell’induttanza del circuito risonante serie :


L=982 Ω/6.2852000 Hz=3 mH


Con tutti i valori calcolati si risolve il nostro problema relativo al circuito risonante serie riportato in figura 3:


Se, per esercizio, applicassimo al circuito di figura 3 le formule per la trasformazione da serie a parallelo ritroveremo i dati Cp; Rp di partenza.

Il circuito di figura 3 mostra come si rappresenta graficamente il circuito accordato serie con tutti i parametri che abbiamo ottenuto dalla trasformazione parallelo-serie; dato però che l’induttanza Ls accorda di fatto il trasduttore, questa potrà figurare anche in serie alla configurazione originale dello stesso come riportato in figura 4:

figura 4

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Concludiamo questo paragrafo accennando al fatto che la trasformazione parallelo serie e viceversa può essere applicata anche nei casi in cui le perdite siano concentrate sull’induttanza in una configurazione parallelo così come si vede in figura 5:

figura 5

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per la quale valgono le seguenti espressioni:


XLsXLp

RsRp


Per valori del coefficiente di merito Q maggiore di 10 il legame tra i parametri diventa:

XLs=XLp

Rs=Rp/Q2


Per valori del coefficiente di merito Q inferiori a 10 , sussistono invece le seguenti relazioni:


Rs=Rp/(Q2+1)

XLs=XLp[(Q2+1)/Q2]

Note