Coerenza tra segnali elettrici

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In alcune applicazioni tecniche è necessario il monitoraggio continuo del ritardo τ* di rimessa in coerenza tra due segnali, S1(t) ; S2(t) ; il controllo cioè del massimo grado di correlazione imposta, per ragioni funzionali, all'interno di una apparecchiatura.

Si tratta infine della misura degli incrementi o decrementi di τ* dovuti alle cause più diverse.

Il dispositivo in grado di assolvere questo compito e l'anticorrelatore:

L'anticorrelatore può essere facilmente costruito su di una scheda elettronica che può far parte integrante dell'apparecchiatura nella quale deve essere esercitato il controllo di τ*.

In base alle caratteristiche dei segnali da monitorare e l'entità degli scostamenti di τ* da rivelare deve essere opportunamente dimensionato l'anticorrelatore e i circuiti ad esso complementari.

Un esempio numerico consentirà di inquadrare questo tipo di applicazione dei metodi di correlazione.

Esempio

I calcoli

Supponiamo che i due segnali da monitorare, S1(t) e S2(t) siano definiti, in bande uguali, nel campo di frequenze compreso tra 10000 Hz e 20000 Hz, siano coerenti tra loro per τ*=500 μs, ovvero C(τ=500 μs)x1,2=1.

Poniamo il caso che sia richiesto il controllo dello scostamento del τ* entro il ±10% τ*=5 μs.

Facendo ricorso alla trasformata di Hilbert normalizzata, relativa ad un processo di correlazione digitale, possiamo scrivere:

HC(τ)x1,2=2πarcsin[sin (2πDFjτ)2πDFjτsin (2πFojτ)]    1)

Dove:

jτ=ττ* =τ500 μs

τ è la variabile indipendente


DF=(F2F1)/2=(20000 Hz10000 Hz)/2=5000 Hz

Fo=(F1+F2)/2=(10000 Hz+20000 Hz)/2=15000 Hz

funzione tracciata in figura 1:

figura 1

Template:Clear

Sulla curva di figura 1 si può osservare:

per τ=500 μs la HC(τ)x1,2=0

per τ<500 μs la HC(τ)x1,2 è < 0

per τ=>500 μs la HC(τ)x1,2 è > 0

questo evidenzia come variazioni di τ* in più od in meno rispetto ai 500 μs impostai vengano evidenziati dalle variazioni negative o positive della HC(τ)x1,2.

Per procedere nello sviluppo di questo esercizio è necessario quantizzare, in termini di tensione continua, gli scostamenti della HC(τ)x1,2 rispetto a 0 passando dalla 1), HC(τ)x1,2 normalizzata, alla 2), dipendente dalla tensione Val. di alimentazione del correlatore digitale:


HC(τ)x1,2=Val.πarcsin[sin (2πDFjτ)2πDFjτsin (2πFojτ)]    2)


Se tracciassimo la curva relativa alla 2), date le le dimensioni del tracciato, non sarebbe possibile misurare l'ampiezza della HC(τ)x1,2 nell'intorno di HC(τ)x1,2=0.

Per conoscere l'ampiezza della HC(τ)x1,2 per uno scostamento di soli 5 μs rispetto a τ*=500 μs non resta altro che procedere al computo della 2) con un P.C.

Questa breve routine in Visual Basic consente il computo voluto:

Private Sub Command1_Click()
Df = 5000
Fo = 15000
tao = 5 / 1000000 ' o +5 o -5
a = Sin(6.28 * Df * tao)
b = Sin(6.28 * Fo * tao)
c = (6.28 * Df * tao)
t = a * b / c
x = Atn(t / Sqr(-t * t + 1))
V = 15 ' Tensione di alimentazione
y = (V / 3.14) * x
Print ; Format(y, "   #.#"); "  Vcc = "
End Sub

Il calcolo mostra, per τ=±5 μs, una HC(τ)x1,2= ±2.2 Vcc

Il circuito elettronico

Un semplice dispositivo che può controllare le variazioni fuori tolleranza di τ* è mostrato nel circuito a doppio comparatore di figura 2:

figura 2

Template:Clear

dove sono indicati con i termini: +Vcc.soglia    e    Vcc.soglia i valori di soglia ai quali corrispondono i dati calcolati in precedenza:

per τ=±5 μs, una HC(τ)x1,2= ±2.2 Vcc.

In questa soluzione circuitale scatterà il comparatore A quando τ* supererà il valore di soglia stabilito di +5μ s  ; scatterà il comparatore B quando τ* supererà il valore di soglia stabilito di 5μ s.

Il superamento dei valori di soglia è indicato dall'accensione di uno dei due led.

Se è necessario conoscere in tempo reale come varia τ si possono impiegare circuiti lineari di amplificazione e visualizzazione della HC(τ)x1,2.

note


Bibliografia

  • Cesare Del Turco, La correlazione , Collana scientifica ed. Moderna La Spezia,1993