Correlatori digitali e disturbi esterni

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L'analisi

Ondulazioni su correlazione digitale in presenza di disturbi

L'analisi del comportamento del binomio correlatori digitali e disturbi esterni è necessaria per evidenziare come variano le funzioni di correlazione quando i segnali da elaborare sono inquinati dai disturbi.

L'esigenza di questa analisi è fondamentale quando i processi di correlazione[1] sono parte dei sistemi di scoperta sonar; dall'effetto dei disturbi sui segnali si determinano le portate di scoperta dei localizzatori subacquei.

Rivisitazione algoritmi di correlazione

Per esaminare gli effetti dei disturbi sui processi di correlazione digitali è necessario scrivere l’algoritmo relativo alla correlazione incrociata]] tra due segnali f1(t) e f2(t) [N 1] :

l'algoritmo citato, formulato per assenza di disturbi, è riportato nella 1):

C(τ)=(2/π)arcsin{sin [2πDF(ττ*)]cos [2πFo(ττ*)][2πDF(ττ*)]}    1) [2]

La crva di C(τ) per i valori di:

F1=2000 Hz [N 2]

F1=6000 Hz[N 3]

τ*=200 μs [N 4]

τ variabile da 0 a 1000 μs [N 5]

è tracciata in figura:

Andamento della 1) in funzione di τ

In evidenza due particolari di questa curva [3] per confrontarli in seguito con analoghi in presenza dei disturbi:

  • Il massimo della C(τ) per τ=200 μs ha ampiezza massima normalizzata ad 1.
  • Il massimo della C(τ) è distinto da una cuspide caratteristica della presenza nella 1) della funzione arcoseno.

Calcolo della C(tao) in presenza del disturbo

In questa sezione le ampiezze dei segnali F1(t) e F2(t) applicate all'ingresso del correlatore sono uguali e le indichiamo con si.

Analogamente i disturbi n1(t) e n2(t) che inquinano i segnali hanno uguale ampiezza ni e si intendono tra loro non coerenti.

L'algoritmo di cui al titolo è riportato nella 2):

C(τ)=(2/π)arcsinK{sin [2πDF(ττ*)]cos [2πFo(ττ*)][2πDF(ττ*)]}    2) [4]

dove K è una variabile dipendente dal rapporto tra l'ampiezza del segnale si e l'ampiezza del disturbo ni secondo la 3):

K=[11+(ni/si)2]    3) [5]

Dalla 3) si osserva che se il rumore è assente: ni=0 si ha K=1 e la 2) è identica alla 1).

Andamento dell'ampiezza di C(τ*) per quattro diversi valori del rapporto segnale disturbo

La variazione del rapporto (si/ni) trasforma completamente l'andamento della curva relativa all'algoritmo 1) così come mostrano i seguenti quattro tracciati di figura:

Le quattro curve mostrano la trasformazione della 1) mano a mano che il rapporto s/n decresce

-Per si/ni=20 dB (rapporto 10 a 1 ) la C(τ) ha un valore di poco inferiore ad 1 e la cuspide si è di poco alterata.

-Per si/ni=10 dB (rapporto 3.3 a 1 ) la C(τ) ha un valore di 0.7 e la cuspide si è trasformata nell'andamento della funzione (sin x)/x .

-Per si/ni=0 dB (rapporto 1 a 1 ) la C(τ) scende a 0.3.

-Per si/ni=6 dB (rapporto 1 a 2 ) la C(τ) scende a 0.1.

In figura si osserva che mano a mano che l'ampiezza delle curve decresce aumenta lo spessore della traccia; questo fenomeno è dovuto al peggioramento del rapporto si/ni che evidenzia la presenza della varianza che è più marcata per piccoli rapporti si/ni.

Andamento di C(tao) in funzione di si/ni

C(τ*) in funzione del rapporto si/ni espresso in decibel

L'andamento dell'ampiezza della C(τ) per τ=τ* [N 6] normalizzata all'unità è dato dalla funzione:

Sux=(2/π)arcsin[11+(ni/si)2]    4).[6]

L'andamento di Sux in funzione del rapporto si/ni espresso in decibel [N 7] è riportato in figura,[7] per si/ni variabile da -60 dB (rapporto 1/1000) a +60 dB (rapporto 1000/1)

Lo studio [8]del comportamento della 2) e della 4) sono di fondamentale importanza per la scoperta di piccoli segnali coperti dai disturbi.

note

Annotazioni
  1. I segnali sono caratterizzati da un insieme di frequenze distribuite in bande, hanno un andamento assimilabile ai fenomeni gaussiani
  2. Frequenza inferiore della banda dei segnali
  3. Frequenza superiore della banda dei segnali
  4. Questo valore si riferisce al ritardo tra i due segnali
  5. Campo di variabilità del ritardo nl reticolo cartesiano
  6. L'ampiezza della C(τ) per (τ)=(τ*) è indicata con Sux=f(si/ni)
  7. Il calcolo dei decibel (dB) si computa con l'espressione: Sux(dB) =20  Log (si/ni)
Fonti

Bibliografia

Collegamenti esterni

N° FASCI Selenia

Sonar FALCON

Schemi sonar FALCON

Testo discorsivo sul sonar

Testo tecnico sulla Correlazione