Elaborazione lineare e nonlineare di un processo stocastico

Da testwiki.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:Risorsa

Si vuole modificare un processo stocastico X(t) con un sistema T[], che è una trasformazione.

Template:Matematica voce

Classificazione dei sistemi

  • Y(t)=X2(t) è tempo invariante, non lineare;
  • Y(t)=X(t)X(t1) è tempo invariante, lineare;

Se il sistema T[] è tempo invariante e X(t) è stazionario in senso stretto di ogni ordine, allora anche il processo Y(t)=T[X(t)] è stazionario in senso stretto (SSS) di ogni ordine.

In generale, il fatto che X(t) sia SSS non vuol dire che Y(t)=T[X(t)] sia anch'esso SSS.

Template:Matematica voce

Template:Matematica voce

Sistemi tempo-invarianti

I sistemi tempo-invarianti possono essere di due tipi:

  • sistemi statici, o istantanei;
  • sistemi dinamici, o con memoria.

Template:Matematica voce

Template:Matematica voce

Nel caso di sistemi LTI, si ha

Y(t)=+h(τ)X(tτ)=+X(τ)h(tτ)dτ=h(t)*X(t)=X(t)*h(t)

dove h(t) tT è la risposta all'impulso del sistema T[]. Si ha, inoltre,

H(f)=+h(t)ej2πftdt

che è la risposta in frequenza del sistema. Se X(t) è stazionario in senso lato, si può affermare che Y(t) è ancora stazionario in senso lato; infatti, si ha

μY(t)=E[Y(t)]=E[h(t)*X(t)]=E[+h(τ)X(tτ)dτ]=+h(τ)E[X(tτ)]dτ=+h(τ)μXdτ=μX+h(τ)dτ=μXH(0)

dove μX(t)=μX perché X(t) è, per ipotesi, stazionario.

H(0) è la risposta all'impulso del sistema alla frequenza f=0, cioè è il guadagno di sistema.

Autocorrelazione del second'ordine

Per i sistemi LTI, vale

RY(t,t+τ)=E[Y(t)Y(t+τ)]=E[+h(t)X(tt)dt+h(t)X(t+τt)dt]=RX(τ)*h(τ)*h(τ)

Se il processo di partenza X(t) è stazionario in senso lato (WSS) del second'ordine, e se il sistema è lineare tempo-invariante (LTI), allora l'uscita del sistema Y(t) è anch'essa WSS.

In frequenza, si ha

SY(f)=F[RY(τ)]=SX(f)H(f)H*(f)=SX(f)|H(f)|2

I processi X(t) e Y(t) sono anche congiuntamente stazionari, infatti

RXY(t,t+τ)=E[X(t)Y(t+τ)]=E[X(t)+h(t+τt)dt]=+h(t)E[X(t)X(t+τt)]dt=h(τ)*RX(τ)=RXY(τ)

In termini di densità spettrali, si ha

SXY(f)=H(f)SX(f)

Covarianza di Y(t)

Per quanto riguarda X(t), abbiamo che vale

CX(t,t+τ)=RX(t,t+τ)μX(t)μX(t+τ)=RX(τ)+μX2=CX(τ)

Consideriamo il sistema h(t) che accetta in ingresso il processo X~(t) e restituisce il processo Y~(t), con

  • X~(t)=X(t)μX
  • Y~(t)=Y(t)μY

dove X(t) e Y(t) sono stazionari in senso lato (WSS). Si ha

  • RX~(t,t+τ)=E[X~(t)X~(t+τ)]=CX(t,t+τ)=RX~(τ)=CX(τ)
  • RY~(τ)=RX~(τ)*h(τ)*h(τ)=CX(τ)*h(τ)*h(τ)

Abbiamo che

Y~(t)=h(t)*X~(t)=h(t)*(X(t)μX)=Y(t)μY

da cui si ottiene

RY~(τ)=CY(τ)

ossia

CY(τ)=CX(τ)*h(τ)*h(τ)

che è la stessa relazione che esiste per l'autocorrelazione.

Template:Matematica voce

Template:Matematica voce

Processi bianchi

Template:Matematica voce

Nella realtà, i processi bianchi continui non esistono, perché la potenza sarebbe infinita con N00.

PX=+SX(f)df=+

Quindi, dobbiamo restringere la trattazione ai processi bianchi in banda, cioè con densità spettrale di potenza costante su una banda limitata B>0.

Template:Matematica voce

In questo caso, la potenza è

PX=+SX(f)df=BB(N02+μX2δ(f))df=N02(2B)+μX2=N0B+μX2

Si ha, quindi,

N0=PXμXB=σXB

Nel caso di processi bianchi in banda limitata, la funzione di autocorrelazione è

CX(τ)=F1[N02rect(f2B)]=N022Bsinc(2Bτ)=σX2sinc(2Bτ)

Processi bianchi discreti

Se un processo è bianco e discreto (per esempio, può essere la versione campionata di un processo continuo), si ha sempre potenza finita nel periodo:

PX=RX(0)=12+12SX(f)df

Un processo bianco discreto, essendo la versione campionata di un processo bianco continuo, è sempre implicitamente considerato come in banda: per il teorema di Shannon, infatti, un segnale deve essere campionato ad una frequenza almeno doppia della banda del segnale,

fC2B

quindi, deve esistere il valore

B<

Template:Matematica voce

Processi ciclostazionari

Template:Matematica voce

Un classico esempio di processo ciclostazionario è

X(t)=Vsin(t)

dove V è una variabile casuale.

Template:Nav fenomeni aleatori