Generatore di rumore con microamplificatori

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Per generatore di rumore s’intende un circuito elettronico in grado di fornire all’uscita una tensione di rumore bianco, di livello noto, da utilizzarsi in molte attività sperimentali di laboratorio.

Un generatore di questo tipo si basa su di una resistenza che, a causa dell’agitazione degli elettroni dovuta alla temperatura, genera ai suoi capi, in modo naturale, una piccola tensione di rumore; detta tensione è poi amplificata opportunamente da due microamplificatori disposti in cascata.

Uno schema di generatore di rumore è proposto in figura 1


figura 1

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Il circuito mostra, a tratto ombreggiato, la resistenza Rn delegata a fornire la tensione di rumore che, dopo amplificazione, viene resa disponibile all’uscita del generatore.

La tensione di Rn è applicata all’ingresso non invertente di A1 per subire un primo innalzamento di livello; A1 deve avere una tensione di rumore proprio nettamente inferiore a quella generata da Rn affinché quest’ultima si possa considerare, ai fini del calcolo dei livelli, l’unico generatore di rumore.

L’uscita di A1 viene amplificata da A2 per il raggiungimento di livelli di tensione di rumore significativi; il condensatore Cf disposto nel circuito di controreazione di A2 e C2 ha il compito di limitare la banda del rumore generato, se ciò è richiesto.

Il generatore di rumore deve essere alimentato, in +Va e –Va, con batterie a secco onde evitare che collegamenti con alimentatori in c.c, connessi alla rete 220 Vc.a, possano introdurre, nella tensione di rumore prodotta da Rn , componenti spurie a 50 Hz e sue armoniche.

L’ampiezza della tensione di rumore generata da Rn, espressa in Volt/Hz (livello spettrale), è definita dalla formula:

Vrn(1.51020Rn)

Dimensionamento di un generatore di rumore

Sulla traccia dello schema di figura 1 esaminiamone il dimensionamento:

Dati di base

Sia da costruire un generatore di rumore in grado di fornire una tensione Vnub di circa 0.1 Veff nella banda di frequenze compresa tra 10 e 1000 Hz a 3 dB , con pendenza oltre il taglio di 6 dB/ottava.


Scelta di Rn e valutazione del rumore generato

Nella scelta del valore di Rn si deve osservare:

  • Maggiore è il valore di Rn più elevata è la tensione generata dalla resistenza.
  • Maggiore è il valore di Rn più elevata risulta la resistenza d’ingresso di A1 con il rischio d’interferenze elettriche dall’esterno.

Valori compresi tra 1 MΩ e 4.7 MΩ si sono dimostrati praticamente buoni compromessi tra i due problemi; un valore di Rn=3.3 MΩ è pertanto una ottima scelta.

Si deve calcolare il valore spettrale di Vrn secondo la formula

Vrn(1.51020Rn)

valida se Rn è del tipo ad impasto di carbone.

Vrn(1.510203.3106 Ω)=0.22 μV/Hz

Il valore spettrale del rumore ora calcolato deve essere valutato nella banda richiesta di 990 Hz abbiamo quindi:

Vrnb in banda=(0.22 μV/Hz)990 Hz=7 μVeff


Calcolo del guadagno elettronico

Il guadagno elettronico richiesto ai due microamplificatori è di:

Ge=Vnub/Vrnb

Dove Vnub è la tensione di rumore richiesta in uscita nella banda 990Hz e Vrnb è la tensione generata da Rn nella stessa banda, si ha perciò:

Ge=0.1 Veff/7 μVeff=14285 volte (83 dB)

Questo guadagno può essere diviso in due quote, qp , uguali tra A1 e A2 come segue:

qp=Ge

qp=14285=119 volte (41.5 dB)


Calcolo delle reti di controreazione

Avendo stabilito che i due microamplificatori abbiano lo stesso guadagno, si avrà:

R1=R3

R2=R4

e quindi dovrà risultare:

(R1+R2)/R1=qp=119


Fissando R2=100000 Ω, per non caricare i circuiti integrati, si ha:

R1=R2/(qp1)=100000 Ω/(1191)=847 Ω (arrotondabile a 820 Ω)

Il valore di C1, per non creare tagli in frequenza su A1, deve essere circa Xc1=R1/100=8.2 Ω alla frequenza inferiore della banda (10 Hz ), quindi:

C1=1/6.2810 Hz8.2 Ω=1941 μF (arrotondabile a 2200 μF )


Tagli di frequenza che devono operare su A2

Per stabilire la banda del rumore generato, così come indicato nei dati di base, si devono eseguire due tagli in frequenza nel circuito di A2:

  • Un taglio deve essere fatto; -3 dB a 10 Hz dimensionando C2
  • Un taglio deve essere fatto; -3 dB a 1000 Hz dimensionando Cf

La reattanza di C2 a 10 Hz dovrà essere

Xc2=R3=820 Ω

quindi

C2=1/6.2810 Hz820 Ω=19.4 μF (arrotondabile a 22 μF)

La reattanza di Cf deve essere calcolata con la formula:

Xcf=0.707qpR4/[R42(0.707qp)2]

Xcf=0.707119100000/[1000002(0.707119)2]=84.14 Ω

Dalla quale il valore di Cf

Cf=1/6.281000 Hz84.14Ω=1.89 μF ( arrotondabile a 2.2 μF )


Scelta dei microamplificatori

Per A1 ci si deve orientare su di un circuito integrato con un rumore proprio nettamente inferiore al rumore generato da Rn:

Vrn=0.22 μV/Hz

Il microamplificatore OPA27 ha un rumore proprio massimo Vo inferiore a 6 nV/Hz ovvero uguale a 0.006 μV/Hz che soddisfa la condizione imposta.

Per A2 si deve comparare il rumore proprio con il rumore Vrn amplificato da A1.

Essendo qp=119 si ha:

rumore in uscita da A1 =Vrnqp=0.22 μV/Hz119=26 μV/Hz

Il microamplificatore LF156 ha un rumore proprio massimo Vo dell’ordine di 20 nV/Hz ovvero uguale a 0.02μV/Hz che soddisfa la condizione imposta.

Elenco dei componenti

Resistenze al 5%, ¼ W
A1 = OPA27
A2 = LF156
Rn = 3.3 Mohm ( ad impasto)
R1 = R3 = 820 Ohm
R4 = R5 = 100000 Ohm
C1 = 2200 mF
C2 = 22 mF
Cf = 1700 pF
Batterie d’alimentazione +14V ; -14 V


Suggerimenti per la costruzione

Il generatore di rumore deve essere realizzato con cura in una piastrina isolante da inserire in un piccolo contenitore metallico collegato alla massa del circuito.

Le batterie, da ±14V, devono essere poste all’interno del contenitore e devono essere collegate al circuito con cavetti corti, su ciascuna batteria deve essere poi collegato un condensatore da 1000 μF.

La prima sezione del circuito, formata da A1, Rn , R1 , R2 , C1, deve essere schermata dalla seconda sezione con una lastrina metallica ortogonale alla piastrina dell’elettronica.

L’uscita del generatore deve essere collegata ad un connettore BNC fissato al contenitore.

L’unico elemento che deve fuoriuscire dal contenitore deve essere l’interruttore doppio d’accensione.


Vista su oscilloscopio della tensione generata

In figura 2 l'esame oscilloscopico della tensione di rumore generata dal circuito di figura 1.

figura 2

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