Il filtro passa basso a più cellule

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Per ottenere filtri passa basso con attenuazioni fuori banda aventi pendenze superiori a quelle ottenibili con filtri ad una cellula, si possono realizzare strutture con più cellule uguali tra loro.

La nuova configurazione

Un esempio di questa nuova configurazione a due cellule, derivata dalla struttura del passa basso descritta nella prima lezione di questa materia, è riportata in figura 1

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figura 1

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Il nuovo filtro è composto dalle due resistenze di terminazione R1 e R2 di valore uguale , le induttanze L1 e L2 uguali tra loro, i condensatori C1 e C2 anch'essi di valore uguale tra loro ed infine il condensatore C3 di valore doppio rispetto a C1.


Le formule di calcolo dei componenti sono:

C1=C2=1/(2πf1R)

L1=L2=R/(πf1)

C3=2C1

dove

le capacità sono espresse in Farad

le induttanze espresse in Henry

le resistenze espresse in Ohm

Si deve osservare che in questa configurazione compaiono soltanto 5 componenti reattivi dato che, a seguito dell’unione tra due cellule, il condensatore C3 ne sostituisce due; il circuito è pertanto è da considerarsi, al fine dei calcoli, come se avesse 6 componenti reattivi.

La nuova struttura consente un’attenuazione fuori banda con una pendenza di 36 dB per ottava, con un taglio di 6 dB, rispetto alla banda passante, in corrispondenza della frequenza di taglio f1.

Sintetizzando:

Perdita d’inserzione nella zona passante Att.=6 dB

Attenuazione alla frequenza di taglio rispetto al livello della zona passante Att.=6 dB

Attenuazione totale alla frequenza di taglio Att.=6 dB6 dB=12 dB

Pendenza della curva d’attenuazione ben oltre il valore di f1;Att.=36 dB/ottava (pari alla riduzione dell’ampiezza del segnale di 63 volte ad ogni raddoppiamento della frequenza)

Esempio di progetto del filtro

Dati di progetto:

Sia da realizzare un filtro passa basso in grado di essere accoppiato ad un generatore di tensione avente una Zu=10 Ω, si voglia una frequenza di taglio f1=5000 Hz ed una pendenza di -36 dB/ottava.

Dimensionamento della resistenza d’ingresso:

Il dati di progetto prevedono una configurazione circuitale come quella di figura 1 per cui:

Il valore di R1 deve essere commisurato al valore di Zu=10 Ω, quindi dovrà essere:

R1>>Zu

ovvero R1>>10 Ω

per ottenere questa condizione è opportuno, se possibile [1] , che R1 sia almeno 100 volte il valore di Zu quindi

R1=1000 Ω. con R1=R2


Calcolo di L1;L2;C1;C2;C3:

Dati f1=5000 Hz e R1=R2=1000Ω

il calcolo dei componenti reattivi si effettua con le formule:

 L1 = L2 = R / ( p * f1 ) = 1000 ohm / ( 3.14 * 5000 Hz) = 63.7 mH                                                         
 C1 = C2 = 1 / ( 2* p * f1 * R ) = 1 / ( 6.28 * 5000 Hz * 1000 ohm) = 31847 pF  
                                                                                                         
(con precisione dell’1.25 %)

Il valore di C3 sarà pertanto
C3 = 2 * C1 = 2 * 31847 pF = 63694 pF ( con precisione dell’1.25 %)


Tracciamento della curva di risposta

La curva di risposta universale di questo filtro ha un profilo diverso di quella tracciata per il passa basso ad una cellula ed è riportata in figura 2


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figura 2

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La curva di risposta ha in ascisse il rapporto f/f1, ed in ordinate l’attenuazione del filtro ad intervalli di 4 dB per divisione per un totale di 80 dB.

Per utilizzare la curva di figura 2 dobbiamo determinare il rapporto f/f1 per ciascuna frequenza per la quale desideriamo stabilire l’attenuazione prodotta dal filtro; se vogliamo ad esempio conoscere l’attenuazione del nostro filtro alla frequenza f=15000 Hz dobbiamo:

1) calcolare il rapporto:

f/f1=15000 Hz/5000 Hz=3

2) tracciare una perpendicolare dall'ascissa d’ampiezza 3 e trovare il punto d’incontro con la curva.

3) tracciare una perpendicolare dal punto d’incontro all'asse delle ordinate sul quale si leggerà il valore d’attenuazione di circa 64 dB.

A questo proposito si deve osservare che tra i valori d’attenuazione teorici, rilevati con l’ausilio della curva di figura 2 , e valori misurati in laboratorio si potranno trovare differenze dell’ordine di circa 2 dB a causa, sia dell’incertezza delle misure, sia per le perdite naturali che si hanno nelle due induttanze.

Osservazioni generali

Il progetto della doppia cellula passa basso si conclude con alcune osservazioni che ne chiariscono meglio il funzionamento:

Del filtro di cui abbiamo trattato s’è detto che nella zona d’attenuazione la pendenza è di –36 dB/ottava , questa caratteristica è controllabile soltanto per valori di frequenza lontani dalla frequenza di taglio f1.

Un’idea quantitativa di questo comportamento si ha immediatamente dall'esame della curva di risposta di figura 2; se consideriamo l’attenuazione al punto d’ascissa 1 con il punto d’ascissa 2 , corrispondenti rispettivamente a due frequenze l'una il doppio dell'altra, si vede che nel primo punto l’attenuazione è di 12 dB e nel secondo punto di 42.4 dB con un salto di 30.4 dB contro i 36 dB che sono la caratteristica teorica della doppia cellula.

Se ora esaminiamo altri due punti della curva più lontani da f1, il punto di ascissa 1.8 e il punto di ascissa 3.6, riscontriamo per il primo un’attenuazione di 36.8 dB e per il secondo un’attenuazione di circa 72 dB con un salto di 35.2 dB che si avvicina sensibilmente al valore teorico della pendenza di 36 dB/ottava dichiarata per questo tipo di configurazione.

Per ottenere, nella zona d'attenuazione, pendenze più elevate dell'esempio precedente si possono formare, con lo stesso criterio già espresso, filtri a tre o più cellule; tenendo comunque presente che per ottenere pendenze elevate sono suggerite diverse configurazioni circuitali.

Note

  1. La possibilità che R1 possa essere del valore calcolato dipende dai valori di L e di C che ne conseguono; se i valori saranno realizzabili il dato di R1 sarà accettabile altrimenti dovrà essere rivisto.