Le Disequazioni di Secondo Grado (superiori)

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Risoluzione delle disequazioni di secondo grado

Una disequazione di secondo grado si presenta in una delle seguenti forme:

ax2+bx+c>0;ax2+bx+c0;ax2+bx+c<0;ax2+bx+c0.

Per risolverla supponiamo che il coefficiente di x2, cioè il coefficiente a, sia positivo. Se così non fosse, basterebbe cambiare segno a tutti i termini e quindi il verso della disequazione; per esempio, per risolvere la disequazione 2x2+3x1>0 si può risolvere la disequazione 2x23x+1<0.

Per risolvere una disequazione di secondo grado si risolve l’equazione interna associata, cioè si sostituisce il segno della disequazione con l’uguale. Si passa cioè dalla disequazione ax2+bx+c>0 all’equazione ax2+bx+c=0.

Possono presentarsi tre casi.

Equazione spuria

Sono equazioni senza il termine noto: ax2+bx=0.

Questa equazione ammette sempre due radici reali e distinte, di cui una è sempre 0. Ricordiamo che l’equazione si risolve mettendo x a fattore comune x(ax+b)=0 e applicando la legge di annullamento del prodotto, da cui ricaviamo x=0  ax+b=0x=ba. Chiamiamo le due radici x1 e x2. Analogamente a quanto fatto nelle disequazioni di primo grado, poniamo separatamente ogni fattore maggiore di 0 e confrontiamo i segni dei singoli fattori, come nel seguente grafico.

Confronto fra segni eq.spuria
Confronto fra segni eq.spuria

Dal grafico si capisce che le soluzioni saranno:

  • x<x1x>x2 soluzioni esterne se la disequazione è ax2+bx>0, analogamente xx1xx2 se la disequazione è ax2+bx0.
  • x1<x<x2 soluzioni interne se la disequazione è ax2+bx<0, analogamente x1xx2 se la disequazione è ax2+bx0.

ESEMPIO 1. Risolvere le seguenti disequazioni spurie.

  • 3x22x>0.

    Mettiamo x a fattore comune x(3x2)>0.

    Poiché il verso della disequazione è “>0” la disequazione è verificata per valori esterni alle soluzioni dell’equazione, cioè: x<0x>23;

  • 5x2+x0.

    Mettiamo x a fattore comune x(5x+1)0.

    Poiché il verso della disequazione è “0” la disequazione è verificata per valori interni alle soluzioni dell’equazione, cioè: 15x0;

  • x3x2>0 cambiamo di segno 3x2x<0 da cui x(3x1)<0. Soluzioni: 0<x<13.


Equazione pura

Sono equazioni senza il termine con la x: ax2+c=0.

Possono esserci due situazioni:

  • c<0: in questo caso l’equazione ammette due radici reali opposte: x1,2=±ca: si torna al caso precedente e si ha x<x1x>x2 (cioè per valori esterni) se la disequazione è ax2+c>0 oppure x1<x<x2 (cioè per valori interni) se la disequazione è ax2+c<0;
  • c>0: l’equazione non ammette soluzioni reali; il binomio ax2+c è la somma di un quadrato con un numero positivo, pertanto è sempre positivo. Di conseguenza, la disequazione ax2+c>0 avrà soluzioni per ogni x reale, mentre ax2+c<0 non avrà nessuna soluzione reale.

ESEMPIO 2. Risolvere le seguenti disequazioni pure.

  • x240 soluzioni x2x2;
  • 2x2180 soluzioni 3x3;
  • x2+4>0 soluzioni x;
  • x2+90 soluzioni nessun valore reale I.S.=;
  • 1x2<0 cambiamo di segno x21>0 soluzioni x<1x>1.

Equazione completa

Sono equazioni con tutti i coefficienti diversi da zero: ax2+bx+c=0.

Si calcola il valore del discriminante Δ=b24ac e a secondo del suo segno possono presentarsi tre casi:

Primo caso: Δ>0  L’equazione ammette due radici reali e distinte x1 e x2 e il trinomio si scompone in a(xx1)(xx2). Poiché abbiamo supposto a positivo, il segno del trinomio è dato, per il teorema di Cartesio, dal seguente schema (ponendo x1<x2):

Confronto fra segni eq.completa
Confronto fra segni eq.completa

Pertanto la disequazione ax2+bx+c0 è verificata per valori esterni alle soluzioni, cioè xx1xx2; mentre la disequazione ax2+bx+c0 è verificata per valori interni alle soluzioni, cioè x1xx2.


ESEMPIO 3. Risolvere le seguenti disequazioni complete con Δ>0.

  • x23x4>0. Calcolo il valore del discriminante Δ=9+16=25 e le soluzioni dell’equazione associata x1=1x2=4. Le soluzioni della disequazione sono: x<1x>4;
  • x23x4<0. In questo caso le soluzioni della disequazione sono 1<x<4.


Secondo caso: Δ=0 

In questo caso le radici dell’equazione associata sono coincidenti x1=x2, pertanto il trinomio si scompone in a(xx1)2. Poiché a è positivo e il quadrato è positivo o al più nullo, si possono verificare quattro casi:

  • a(xx1)2>0 è verificata x{x1};
  • a(xx1)20 è verificata x;
  • a(xx1)2<0 non è mai verificata;
  • a(xx1)20 è verificata solo per x=x1.

ESEMPIO 4. Risolvere le seguenti disequazioni complete con Δ=0.

  • x22x+1>0. Si ha (x1)2>0 che è verificata x{1};
  • 4x24x+10. Si ha (2x1)20 che è verificata x;
  • x2+2x+1<0. Si ha (x+1)2<0 che non è mai verificata;
  • 4x2+4x+10. Si ha (2x+1)20 che è verificata solo per x=12.


Terzo caso: Δ<0  Studiamo il segno che assume il trinomio in questo caso. Dobbiamo eseguire i seguenti passaggi:

  • mettiamo il coefficiente a a fattore comune, aggiungendo e togliendo b24a2 ottenendo

ax2+bx+c=a(x2+bax+b24a2b24a2+ca);

  • osserviamo che i primi tre termini costituiscono lo sviluppo del quadrato di un binomio, e riduciamo gli ultimi due allo stesso denominatore ottenendo

a[(x+b2a)2b24ac4a2];

  • studiamo ora il segno di questa espressione: a è positivo, nella parentesi quadra si ha una somma in cui (x+b2a)2 essendo un quadrato è sempre positivo, come b24ac4a2=Δ4a2 sempre positivo perché Δ<0. Possiamo allora concludere che il trinomio è sempre positivo.

Si hanno allora le seguenti possibilità con a>0:

  • ax2+bx+c>0 è verificata x;
  • ax2+bx+c0 è verificata x (anche se non può mai essere uguale a zero);
  • ax2+bx+c<0 non è mai verificata;
  • ax2+bx+c0 non è mai verificata.

ESEMPIO 5. Risolvere le seguenti disequazioni complete con Δ<0.

  • 2x23x+4>0. Si ha Δ=932=23<0, verificata x;
  • x2x+1<0. Si ha Δ=14=3<0, mai verificata per alcun valore reale di x.

I seguenti esempi analizzano la risoluzione di disequazioni di secondo grado con Δ0.


ESEMPIO 6. Determinare l’insieme soluzione della disequazione 3x2+2x>0.

Cambiamo segno per avere il primo coefficiente positivo; la disequazione si trasforma in 3x22x<0; l’equazione associata è spuria 3x22x=0 con le radici x1=0x2=23. Pertanto la disequazione assegnata ha I.S.={x0<x<23}.

ESEMPIO 7. Determinare l’insieme soluzione della disequazione 2x250.

L’equazione associata 2x25=0 è pura con soluzioni reali x=±52. Razionalizzando otteniamo: x1=102x2=+102 e quindi I.S.={x102x+102}.

ESEMPIO 8. Determinare l’insieme soluzione della disequazione 2x2+3x1>0.

L’equazione associata è completa 2x2+3x1=0; Δ=9+8=17>0 è positivo, dunque le soluzioni sono x1=3174x2=3+174. Ci troviamo nel primo caso, quindi l’insieme soluzione della disequazione è I.S.={xx<3174x>3+174}.


Conclusione Una disequazione di secondo grado si presenta sempre in una delle seguenti forme: ax2+bx+c>0ax2+bx+c0ax2+bx+c<0ax2+bx+c0; possiamo sempre supporre positivo il primo coefficiente e, anche se incompleta, per l’equazione associata possiamo sempre pensare ai tre casi generati dal segno del discriminante Δ=b24ac.

Pertanto l’insieme soluzione I.S. segue lo schema riportato nella seguente tabella:

Delta ax2+bx+c>0 ax2+bx+c0 ax2+bx+c<0 ax2+bx+c0
Δ>0* x<x1x>x2 xx1xx2 x1<x<x2 x1xx2
Δ=0** x{x1} x I.S.= x=x1=x2
Δ<0*** x x I.S.= I.S.=

* l’equazione associata ha 2 soluzioni reali distinte: x=x1x=x2.

** l’equazione associata ha 2 soluzioni reali coincidenti: x=x1=x2.

*** l’equazione associata non ha soluzioni reali.

Risoluzione grafica di una disequazione di secondo grado

Ricordiamo che un polinomio in una sola variabile, solitamente indicata con x, è di secondo grado se 2 è il massimo esponente della variabile. Per trinomio di secondo grado intendiamo un polinomio di secondo grado: ax2+bx+c con a0 e b, c. Chiamiamo zeri del trinomio i numeri reali soluzione dell’equazione associata ax2+bx+c=0.

DEFINIZIONE 1. Una funzione f che associa ad ogni numero x il valore y=ax2+bx+c con a0 e b, c si chiama funzione polinomiale di secondo grado.

Nel riferimento cartesiano ortogonale, il grafico della funzione f è costituito da tutti e soli i punti le cui coordinate soddisfano l’equazione y=ax2+bx+c; se x1 e x2 sono gli zeri reali del trinomio ax2+bx+c significa che attribuendo tali valori alla variabile x si ha y=0; essi sono dunque gli zeri della funzione, ossia le ascisse dei punti del grafico appartenenti all’asse x.


ESEMPIO 9.

y=x^2+x-2
y=x^2+x-2

Determinate gli zeri del trinomio x2+x2.

Risolviamo l’equazione x2+x2=0 che avendo il discriminante positivo ammette due soluzioni reali distinte x1=2x2=1. I due numeri 1 e 2 sono gli zeri della funzione y=x2+x2 (figura [fig:4.1] a pagina ). Nel riferimento cartesiano ortogonale i punti P1(2;0) e P2(1;0) sono i punti del grafico della funzione appartenenti all’asse x.

ESEMPIO 10.

y=x^2-4x+4
y=x^2-4x+4

Determinate gli zeri del trinomio x24x+4.

Risolviamo l’equazione x24x+4=0 che avendo il discriminante nullo ammette due soluzioni reali coincidenti x1=x2=2, gli zeri del trinomio sono coincidenti nel numero 2 e il grafico della funzione y=x24x+4 (figura [fig:4.2] a pagina ) ha quindi due punti coincidenti appartenenti all’asse x: P1P2(2;0).

ESEMPIO 11.

y=x^2-2x+5
y=x^2-2x+5

Determinate gli zeri del trinomio x22x+5.

Risolviamo l’equazione x22x+5=0 che avendo il discriminante negativo non ammette soluzioni reali; il trinomio non ha zeri reali e il grafico della funzione y=x22x+5 non ha punti appartenenti all’asse x.


Questi esempi ci hanno permesso di chiarire il collegamento tra il concetto algebrico “zeri di un polinomio” e il concetto geometrico di “punti sull’asse delle ascisse” del grafico della funzione polinomiale di secondo grado. Pertanto studiare il segno di un trinomio di secondo grado equivale a determinare quali sono le ascisse dei punti della funzione y=ax2+bx+c (con a0 e b, c) che hanno ordinata positiva oppure ordinata negativa.

Ricordiamo che nel riferimento cartesiano ortogonale i punti ad ordinata positiva si trovano nel I e nel II quadrante (cioè al di sopra dell’asse x), i punti ad ordinata negativa si trovano nel III e nel IV quadrante (cioè al di sotto dell’asse x) e i punti ad ordinata nulla si trovano sull’asse x.

Per studiare il segno del trinomio, dobbiamo quindi tracciare, nel riferimento cartesiano, il grafico della funzione y=ax2+bx+c (con a0 e b, c).

Rappresentazione di una funzione polinomiale di secondo grado nel piano cartesiano

parabola y=2x^2
parabola y=2x^2

Consideriamo la funzione y=2x2 (figura [fig:4.4] a pagina ) di proporzionalità quadratica definita in tutto ; sappiamo che il suo grafico è una parabola che volge la concavità verso l’alto essendo il coefficiente della variabile indipendente positivo e che il punto O(0;0) è il suo vertice. Per tracciarne il grafico compiliamo una tabella e riportiamo i punti nel riferimento cartesiano.

x 1,5 1 0,5 0 0,5 1 1,5
y=2x2 4,5 2 0,5 0 0,5 2 4,5

Applichiamo a tutti i punti della tabella la traslazione di vettore u(1;1). Sappiamo che la traslazione modifica le coordinate dei punti secondo il sistema T(1;1){x=x+1y=y+1 quindi possiamo compilare la tabella dei punti corrispondenti di x e y secondo T(1;1) e infine tracciare il grafico della parabola immagine di y=2x2.

x 0,5 0 0,5 1 1,5 2 2,5
y 5,5 3 1,5 1 1,5 3 5,5


Traslazione di parabola
Traslazione di parabola


Dal grafico possiamo leggere le seguenti informazioni:

  • l’immagine della parabola iniziale p, è ancora una parabola p essendo la traslazione una isometria;
  • la parabola p volge la concavità verso l’alto, come la parabola iniziale p;
  • il vertice O(0;0) della parabola p ha come immagine il vertice D(1;1) della parabola p, coincidente con l’estremo libero del vettore u(1;1) che definisce la traslazione;
  • il vettore che individua la traslazione è indicato nella figura con u; i vettori v e w rappresentano lo stesso vettore applicato a tre punti presi a caso sulla parabola iniziale.

La parabola immagine di y=2x2 è rappresentata da una funzione polinomiale di secondo grado che si ottiene ricavando dal sistema T(1;1) le coordinate {x=x1y=y1 che, sostituite nell’equazione di p (y1)=2(x1)2, permettono di ottenere l’equazione di p: y=2x24x+3.

Generalizziamo  Data la parabola di equazione y=ax2 e la traslazione

T(vx;vy){x=x+vxy=y+vy,

per ottenere l’equazione della curva immagine ricaviamo {x=xvxy=yvy da sostituire nell’equazione y=ax2. Da (yvy)=a(xvx)2 svolgendo i calcoli si ottiene

y=a(x)2(2avx)x+a(vx)2+vy.

Se poniamo 2avx=b e a(vx)2+vy=c l’equazione della parabola p immagine di quella data è y=ax2+bx+c, espressa attraverso un polinomio di secondo grado.

Viceversa  Assegnata la funzione polinomiale di secondo grado y=ax2+bx+c con a0, sappiamo che il grafico di tale curva è una parabola. In particolare:

  • il coefficiente a indica la concavità: verso l’alto se a>0, verso il basso se a<0;
  • il coefficiente c indica l’intersezione della parabola con l’asse delle y;
  • dalle formule 2avx=b e a(vx)2+vy=c ricaviamo le coordinate del suo vertice vx=b2a  e  vy=ca(b2a)2=4acb24a=Δ4a;
  • risolvendo l’equazione ax2+bx+c=0 determiniamo gli eventuali punti di intersezione con l’asse x (gli zeri della funzione);
  • assegnando alla variabile indipendente valori arbitrari, possiamo ottenere altri punti del grafico.

ESEMPIO 12. Data la funzione f:y=x22x3 tracciare nel riferimento cartesiano ortogonale il suo grafico. Il grafico di tale curva è una parabola:

  • essendo il coefficiente a=1, la concavità è verso l’alto;
  • il coefficiente c=3 indica che la parabola incontra l’asse delle y nel punto (0;3);
  • essendo a=1, b=2 e c=3, le coordinate del vertice V sono vx=22=1 e vy=1244=4;
  • le ascisse dei punti A(1;0) e B(3;0) rappresentano gli zeri della funzione, soluzione dell’equazione x22x3=0;
  • altri punti della parabola si trovano assegnando alla variabile indipendente valori arbitrari: per x=2, per esempio, otteniamo y=(2)22(2)3=3; il punto P(2;3) è pertanto un punto della parabola.

Dal grafico possiamo affermare che f è l’immagine di y=x2 nella traslazione di vettore v(1;4).

Traslazione di y=x^2 di vettore (1;-4)
Traslazione di y=x^2 di vettore (1;-4)

Segno di un trinomio di secondo grado per via grafica


ESEMPIO 13. Studiare il segno del trinomio x22x3.

Si tratta di stabilire per quali valori di x esso assume segno positivo, per quali segno negativo e per quali eventualmente si annulla.

La richiesta è interpretabile anche come la ricerca degli insiemi soluzioni dell’equazione x22x3=0 e delle disequazioni x22x3>0 e x22x3<0.

Strategia risolutiva: Tracciamo il grafico della funzione y=x22x3 e leggiamo dal grafico gli insiemi richiesti (vedi la figura precedente):

  • Le ascisse dei punti A e B costituiscono l’insieme soluzione dell’equazione x22x3=0 cioè x1=1x2=3;
  • I valori di x dell’insieme H={xxA<x<xB} rendono il trinomio negativo; infatti preso un valore dell’insieme, ad esempio x=0, il punto sulla parabola ha ordinata negativa (3). Per esercizio segnate il punto sul grafico e ripetete per x=1, x=32, x=2;
  • I valori di x dell’insieme K={xx<xAx>xB} rendono il trinomio positivo; infatti preso un valore dell’insieme, ad esempio x=72, il punto sulla parabola ha ordinata positiva. Per esercizio segnatelo sul grafico e ripetete per x=65.

OSSERVAZIONE. La ricerca dell’insieme soluzione di una disequazione di secondo grado è sempre interpretabile come la ricerca del segno di un trinomio di secondo grado e quindi risolubile per via grafica. In questi casi non è necessario rappresentare in modo preciso la parabola associata al trinomio, ma basta ricordare quanto detto inizialmente sugli zeri di una funzione (vedi la figura).

Risoluzione grafica delle disequazioni di secondo grado

ESEMPIO 14. Risolvi le seguenti disequazioni utilizzando il segno del trinomio di secondo grado.

  • x2+x2>0.

    Risolviamo l’equazione x2+x2=0 che avendo il discriminante positivo ammette due soluzioni reali distinte x1=2x2=1. Tali valori sono gli zeri del trinomio e dunque gli zeri della funzione y=x2+x2; la parabola volge la concavità verso l’alto quindi possiamo grossolanamente rappresentare la sua posizione rispetto all’asse x e dedurre l’insieme soluzione richiesto: I.S.={xx<2x>1} o con notazione insiemistica (, 2)(1, +);

  • x24x+40.

    Risolviamo l’equazione x24x+4=0 che avendo il discriminante nullo ammette due soluzioni reali coincidenti x1=x2=2: gli zeri del trinomio sono quindi coincidenti nel numero 2; la parabola y=x24x+4 ha il vertice sull’asse x e volge la concavità verso l’alto quindi possiamo grossolanamente rappresentare la sua posizione e dedurre l’insieme soluzione richiesto: I.S.={xx=2}, ovvero {2}. Nessun valore reale rende il trinomio negativo;

  • x22x+7>0.

    Risolviamo l’equazione x22x+7=0 che avendo il discriminante negativo non ammette soluzioni reali; il trinomio non ha zeri reali, la parabola y=x22x+7 volge la concavità verso l’alto e non ha punti appartenenti all’asse x quindi possiamo grossolanamente rappresentare la sua posizione e dedurre l’insieme soluzione richiesto: I.S.=, ovvero (, +).

Risoluzione diseq. con segno trinomio 2°
Risoluzione diseq. con segno trinomio 2°

Segno del trinomio a coefficienti letterali

Consideriamo il trinomio t=kx2+3x7 avente il coefficiente del termine di secondo grado dipendente dal parametro k.

Come possiamo stabilire il segno del trinomio t=kx2+3x7, al variare di k? Sappiamo che stabilire il segno di un trinomio significa determinare i valori reali che attribuiti alla variabile indipendente x rendono il trinomio positivo, nullo o negativo. Evidentemente per i vari valori reali di k avremo una diversa disequazione da risolvere; dobbiamo dunque cercare di analizzare come varia il trinomio al variare dei valori di k e in seguito studiare il segno del trinomio ottenuto.

Questa analisi di situazioni diverse è la discussione del trinomio a coefficienti parametrici.


ESEMPIO 15. Stabilire il segno di t=kx2+3x7 al variare di k.

Prendiamo in considerazione il segno del coefficiente del termine di secondo grado e il segno del discriminante dell’equazione associata kx2+3x7=0. Il coefficiente del termine di secondo grado è maggiore di zero per k>0. Il discriminante Δ=9+28k è positivo per k>928. Rappresentiamo la loro reciproca situazione:

Segno trinomio a coef.letterali
Segno trinomio a coef.letterali
(A)k<928: il coefficiente del termine di secondo grado è negativo così come il discriminante, la parabola volge la concavità verso il basso e non ha zeri reali: il trinomio è negativo per qualunque valore reale di x;
(B)k=928: il coefficiente del termine di secondo grado è negativo e il discriminante è uguale a zero. La parabola volge la concavità verso il basso e ha due zeri reali coincidenti x1=x2=143. Il trinomio si annulla per x=143 mentre per qualunque altro valore di x è negativo;
(C)928<k<0: il coefficiente del termine di secondo grado è negativo e il discriminante è positivo. La parabola volge la concavità verso il basso e ha due zeri reali distinti: il trinomio si annulla per x=x1x=x2; è positivo per x1<x<x2; è negativo per x<x1x>x2;
(D)k=0: il trinomio diventa un binomio di primo grado: t=3x7 e quindi t>0 per x>73, t<0 per x<73, t=0 per x=73;
(E)k>0: Il coefficiente del termine di secondo grado è positivo così come il discriminante. La parabola ha concavità verso l’alto e due zeri reali distinti: il trinomio si annulla per x=x1x=x2; è negativo per x1<x<x2; è positivo per x<x1x>x2.

ESEMPIO 16. Stabilite al variare del parametro k l’insieme soluzione della disequazione x2+kx+1<0.

Prendiamo in considerazione il primo coefficiente (quello del termine di secondo grado) e il discriminante dell’equazione associata x2+kx+1=0 e stabiliamo il loro segno: il primo coefficiente è 1 e quindi indipendente dal parametro e sempre positivo quindi la parabola volge sempre la concavità verso l’alto. Essendo il discriminante Δ=k24 si hanno soluzioni reali per k2k2. Rappresentiamo la loro reciproca situazione:

Tabella dei segni al variare di k
Tabella dei segni al variare di k
  • k<2k>2; il discriminante è positivo. L’equazione ha due zeri reali distinti: x=x1x=x2 quindi I.S.={xx1<x<x2};
  • 2<k<2; il discriminante è negativo. La parabola non ha zeri reali: I.S.=;
  • k=2k=2; il discriminante è nullo. In ognuno dei due casi la parabola ha un unico zero reale: I.S.={1, 1}.

Disequazioni polinomiali di grado superiore al secondo


ESEMPIO 17. Un numero è tale che sottraendo al suo cubo il suo triplo si ottiene un valore maggiore del triplo del suo quadrato aumentato di 4. Qual è il numero cercato?

La richiesta del problema implica la ricerca dell’insieme soluzione della disequazione x33x>3x2+4 di terzo grado nella variabile x. Scriviamo la disequazione in forma canonica, applicando i principi di equivalenza: x33x23x4>0. Si tratta di una disequazione polinomiale di terzo grado.

Procediamo nella scomposizione in fattori del polinomio p(x)=x33x23x4. Mediante la regola di Ruffini possiamo determinare un suo zero x=4 e dunque ottenere p(x)=(x4)(x2+x+1).

Determiniamo il segno dei singoli fattori: il primo fattore f1=x4>0x>4; il secondo fattore f2=x2+x+1>0 è una disequazione di secondo grado. Il primo coefficiente è positivo, quindi la parabola volge la concavità verso l’alto, e il discriminante Δ=14=3 è negativo, pertanto l’equazione associata non ha zeri reali, dunque f2 è positivo per qualunque valore reale di x. Costruiamo la tabella dei segni:

Disequazioni polinomiali (tabella dei segni)
Disequazioni polinomiali (tabella dei segni)

I.S.={xx>4}=(4, +).


PROCEDURA 1. Risolvere le disequazioni di grado superiore al primo:

  1. scomporre il polinomio di grado n in fattori di primo e secondo grado;
  2. studiare il segno dei singoli fattori;
  3. costruire la tabella dei segni;
  4. cercare gli intervalli in cui il polinomio dato assume il segno richiesto.

ESEMPIO 18. 2x(32x)3x2(232x)5(2x2310x).

Osserviamo che la disequazione proposta è polinomiale di terzo grado; eseguiamo i calcoli per portarla alla forma p(x)0. Si ottiene 3x38x23x0 e con la scomposizione si ha x(3x28x3)0. Procediamo con lo studio dei segni dei singoli fattori: f1=x0 e f2=3x28x30x13x3 e compiliamo la tabella dei segni, che lasciamo fare al lettore.

Completa la tabella
Completa la tabella

Otteniamo: I.S.={x13x0x3}.

ESEMPIO 19. 64x61<0.

Il binomio al primo membro è una differenza di quadrati, quindi scomponendolo si ottiene: 64x61=(8x31)(8x3+1)=(2x1)(4x2+2x+1)(2x+1)(4x22x+1).

Si tratta allora di studiare il segno dei singoli fattori: f1=2x1>0x>12; f2=4x2+2x+1>0x; f3=2x+1>0x>12; f4=4x22x+1>0x e di determinare il segno richiesto dopo aver costruito la tabella dei segni.

ESEMPIO 20. x44x245>0.

Il trinomio al primo membro è di quarto grado; sappiamo che con la sostituzione x2=t può essere ricondotto ad un trinomio di secondo grado la cui scomposizione in fattori risulta (t9)(t+5) e quindi la disequazione assegnata diventa: (x29)(x2+5)>0.

Si tratta allora di studiare il segno dei singoli fattori f1=x29>0x<3x>3 e f2=x2+5>0x per poi determinare il segno richiesto dopo aver costruito la tabella dei segni.


Disequazioni fratte

Ricordiamo che una disequazione è frazionaria o fratta quando il suo denominatore contiene l’incognita.

PROCEDURA 2. Soluzione di una disequazione frazionaria:

  1. applicando il primo principio di equivalenza si trasportano tutti i termini al primo membro e si calcola il risultato dell’equazione assegnata E(x)=N(x)D(x);
  2. si determinano le condizioni di esistenza ponendo D(x)0;
  3. impostiamo la disequazione nella forma N(x)D(x)0, N(x)D(x)0, N(x)D(x)>0 o N(x)D(x)<0 a seconda del quesito posto da problema;
  4. si studia il segno del numeratore e del denominatore, ponendo N(x)>0 oppure N(x)0 (a seconda della richiesta) e D(x)>0;
  5. si costruisce la tabella dei segni, segnando con un punto pieno gli zeri della frazione, se richiesti;
  6. si individuano gli intervalli in cui la frazione assume il segno richiesto.

Vediamo attraverso alcuni esempi come procedere.


ESEMPIO 21. Data l’espressione E=44x21+12x+1+x12x determinarne, al variare di x in , il segno.

Osservazioni preliminari

  • L’espressione assegnata è frazionaria, quindi lo studio del segno deve essere circoscritto ai valori di x del dominio 𝒟 dell’espressione stessa;
  • studiare il segno di una espressione letterale significa stabilire in quale insieme si trovano i valori della variabile che la rendono positiva, negativa, nulla;
  • ogni espressione contenente operazioni tra frazioni algebriche ha in generale come risultato una frazione algebrica.

Strategia risolutiva

  1. semplifichiamo l’espressione assegnata: E=2x2+x+3(2x+1)(2x1);

  2. determiniamo il dominio: C.E.2x+102x10𝒟={1212};

  3. impostiamo la disequazione: 2x2+x+3(2x+1)(2x1)0 che ci permetterà di rispondere al quesito posto dal problema;

  4. studiamo il segno di numeratore N e denominatore D:

    • segno di N: 2x2+x+30 disequazione di secondo grado, quindi dall’equazione associata 2x2+x+3=0, calcoliamo il discriminante: Δ=1+24=25, positivo per cui si hanno due soluzioni reali distinte; la parabola y=2x2+x+3 ha concavità verso il basso, per cui essendo x1=1 e x2=32 si ha N0 per 1x32;

    • segno di D: il denominatore è composto da due fattori di primo grado d1 e d2, quindi d1>0 per x>12 e d2>0 per x>12;

  5. costruiamo la tabella dei segni:

    Tabella segni disequazione fratta
    Tabella segni disequazione fratta

  6. dalla tabella dei segni possiamo ottenere la risposta al problema posto:

    • l’espressione E si annulla per x=1x=32;

    • l’espressione E è positiva per xA={x1<x<1212<x<32};

    • l’espressione E è negativa per xB={xx<112<x<12x>32}.

ESEMPIO 22. Determiniamo l’insieme soluzione della disequazione: 312x+111x.

  1. Trasportiamo al primo membro la frazione del secondo membro E=312x+111x ed eseguiamo i calcoli ottenendo: E=6x2+2x+1(2x+1)(1x);

  2. determiniamo il dominio: C.E.2x+101x0𝒟={121};

  3. impostiamo la disequazione: 6x2+2x+1(2x+1)(1x)0 che ci permetterà di rispondere al quesito posto dal problema;

  4. studiamo il segno del numeratore e del denominatore:

    • segno di N: 6x2+2x+10 disequazione di secondo grado, quindi scritta l’equazione associata 6x2+2x+1=0, calcoliamone il discriminante: Δ4=7, positivo per cui si hanno due soluzioni x1,2=1±76; essendo il primo coefficiente negativo si ha N0 per 176x1+76;

    • segno di D: 2x2+x+1>0 disequazione di secondo grado; il denominatore ha due zeri reali x=12 e x2=1, il primo coefficiente è negativo, pertanto D>0 per 12<x<1 che rispetta le C.E.: x112x21;

  5. compiliamo la tabella dei segni:

    Tabella segni disequazione fratta
    Tabella segni disequazione fratta

  6. determiniamo I.S.={xx<12176x1+76x>1}.


Sistemi di disequazioni

Ricordiamo che risolvere un sistema di disequazioni significa trovare l’insieme dei numeri reali che sono le soluzioni comuni alle disequazioni che lo compongono. Indicate con d1, d2, …, dn le disequazioni che formano il sistema e I.S.1, I.S.2, …, I.S.n i rispettivi insieme soluzione, la soluzione del sistema, indicata con I.S., è data da I.S.=I.S.1I.S.2I.S.n.

PROBLEMA 1. Nell’equazione x2(k3)x+k23k+1=0, determinare per quali valori del parametro k si ottengono soluzioni reali e concordi.

Abbiamo già affrontato un problema di questo tipo discutendo le equazioni parametriche di secondo grado e dunque sappiamo che la richiesta del problema esige che il discriminante (Δ) sia non negativo affinché le soluzioni siano reali e che il prodotto delle stesse sia positivo. Pertanto il problema è formalizzato con un sistema di disequazioni:

{Δ0ca>0{k26k+94k2+12k40k23k+1>0.


Risolviamo separatamente le due disequazioni del sistema; indicati con I.S.1 e I.S.2 rispettivamente gli insiemi soluzione della prima e della seconda disequazione, l’insieme soluzione del sistema è dato da I.S.=I.S.1I.S.2 (insieme intersezione degli insiemi soluzione delle due disequazioni).

  • d1: 3k2+6k+50 disequazione di secondo grado avente primo coefficiente negativo e Δ4=24>0; la parabola y=3k2+6k+50 ha concavità verso il basso e discriminante positivo, per cui essendo x1=3263x2=3+263 si ottiene I.S.1={x3263x3+263}.
  • d2: k23k+1>0 disequazione di secondo grado avente il primo coefficiente positivo e Δ=5>0; la parabola y=k23k+1>0 ha concavità verso l’alto e discriminante positivo, quindi x1=352x2=3+52I.S.2={xx<352x>3+52}.


Per determinare l’insieme soluzione del sistema rappresentiamo in un grafico gli insiemi soluzioni delle disequazioni risolte e visualizziamo l’insieme formato dai valori che appartengono contemporaneamente ai due: sull’asse reale depositiamo i valori numerici trovati e rappresentiamo su righe distinte i due insiemi soluzione: gli intervalli in cui cadono soluzioni della prima e della seconda disequazione rappresentano l’insieme soluzione del sistema.

Tabella segni sistema disequazioni
Tabella segni sistema disequazioni

I.S.={x3263x<3523+52<x3+263}.

PROBLEMA 2. Risolvere il seguente sistema di disequazioni: {2x39x2+10x30x2+x+1 x3x034x<0.

Il sistema è formato da tre disequazioni; risolviamo separatamente ciascuna disequazione:

  • d1: 2x39x2+10x30 di terzo grado, scomponiamo in fattori. x=1 è uno zero del polinomio quindi con la regola di Ruffini otteniamo d1: (x1)(2x27x+3)0. L’equazione di secondo grado 2x27x+3=0 ha soluzioni reali x1=12x=3. Si tratta allora di studiare il segno dei singoli fattori e di determinare il segno richiesto dopo aver costruito la tabella dei segni:

    Tabella segni sistema disequazioni
    Tabella segni sistema disequazioni

    L’insieme soluzione, tenendo conto che cerchiamo i valori per i quali d1 risulta minore o uguale a 0 è I.S.1={xx121x3}.

  • d2: x2+x+1x3x0 è una disequazione fratta, per prima cosa scomponiamo in fattori il denominatore: x2+x+1x(x21)0. Studiamo poi il segno dei singoli fattori o divisori, tenendo conto che x2+x+1=0 ha Δ<0, per cui x2+x+1 è sempre positivo.

    Tabella segni sistema disequazioni
    Tabella segni sistema disequazioni

    L’insieme soluzione, per d20 è I.S.2={x1<x<0x>1}.

  • d3: 34x<0 è di primo grado per cui l’insieme soluzione è I.S.3={xx>34}.

Ricordiamo che la ricerca dell’insieme soluzione del sistema si effettua determinando l’insieme I.S.1I.S.2I.S.3 individuabile attraverso il grafico:

Tabella segni sistema disequazioni
Tabella segni sistema disequazioni

Il sistema è quindi verificato per 1<x3.