Le caratteristiche di selettività dei circuiti risonanti serie

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Una delle particolarità più significative dei circuiti risonanti è costituita dal loro comportamento al variare della frequenza.

Facendo ad esempio riferimento al circuito serie, visto nella lezione precedente, questo mostrerà una resistenza molto bassa alla frequenza Fr, e una reattanza induttiva che andrà ad aumentare per valori della frequenza superiori ad Fr o capacitiva che andrà ad aumentare per valori della frequenza inferiori ad Fr.

L’andamento della legge di variazione citata è rappresentato dalla funzione matematica sotto riportata che esprime l’impedenza Z in funzione della frequenza:

Z=Rs2+[(ωL)1/(ωC)]2

dove:

L = valore dell’induttanza in Henry

C = valore della capacità in Farad

Rs = valore della resistenza in ohm (resistenza che racchiude le perdite totali su L e C)

ω=2πf detta pulsazione angolare in cui f è espresso in Hertz.

Per evidenziare l’azione del circuito risonante nell’ambito di un circuito utilizzatore si deve prendere in considerazione la corrente Is che scorre in esso al variare della frequenza mediante l’espressione

Is=V/Z

cioè:

Is=(VRs2+[(ωL)1/(ωC)]2)

dove V è la tensione di un generatore a bassissima impedenza ( generatore di tensione).

La curva dell’andamento della Is in funzione della frequenza è controllabile sperimentalmente disponendo un circuito di misura come riportato in figura 1:


figura 1

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Lo schema di misura è impostato per controllare come varia Is, quindi Z, in dipendenza della frequenza.

Il generatore, a frequenza variabile, ha il compito di fornire la tensione alternata, Vg=0.5 Veff, su bassa impedenza (Zg=1 Ω) per eseguire la misura, il milliamperometro ha il compito di misurare la corrente circolante nel circuito oscillante.

Un esempio numerico aiuterà a comprendere meglio la procedura di misura; ipotizziamo che il circuito risonante abbia le seguenti caratteristiche:

frequenza di risonanza Fr=5000 Hz

induttanza L=159 mH

capacità C=6360 pF

reattanza induttiva Xl=5000 Ω

reattanza capacitiva Xc=5000 Ω

resistenza di perdita Rs=50 Ω

coefficiente di merito Q=100

Per Vg=0.5 Veff, la corrente Is sarà espressa dalla relazione

Is=(0.5502+[(6.28f0.159)1/(6.28f63601012)]2)

relazione verificabile mediante il circuito di misura di figura 1 al variare della frequenza in un intervallo di valori compreso tra 4500 e 5500 Hz.

La curva teorica dell’andamento di Is è riportata come riscontro alla correttezza delle misure nella curva di figura 2


figura 2

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La figura mostra come per f=Fr=5000 Hz la corrente Is raggiunga il massimo valore pari a

Is=Vg/Rs=0.5 Veff./50 Ω=10 mA

e che per valori di f superiori od inferiori a 5000 Hz la corrente Is decresca rapidamente; quest’andamento, detto selettività del circuito risonante, è tanto più marcato quanto è elevato il Q del circuito ossia quanto più piccole sono le perdite espresse da Rs.

Si deve osservare che alla risonanza la corrente Is è:

Is=Vg/Rs

essendo Q=Xc/Rs

si può scrivere:

Is=VgQ/Xc

e concludere che la corrente Is, che scorre nel circuito serie alla frequenza di risonanza, è proporzionale al valore di Q.

È interessante un confronto tra la figura 2, tracciata per Rs=50 Ω ,Q=100 ,Vg=0.5 Veff, con la figura 3 nella quale, assieme alla curva di selettività per Q=100, sono riportate anche due ipotetiche curve, una per Q=200, Rs=25 Ω, Vg=0.25 Veff. e l’altra per Q=50, Rs=100 Ω, Vg=1 Veff.; si ha modo di osservare come la curva per Q=200 è molto più ripida della prima, mentre la curva per Q=50è meno ripida della prima.

figura 3

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