Punti di accumulazione e chiusura di un insieme

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Intervalli e intorni

Sia x0 e ε>0, si dice intorno di x0 di raggio ε l'intervallo

]x0ε,x0+ε[

Rappresentiamo poi l'insieme degli intorni di x0 con

x0={]x0ε,x0+ε[ : ε,ε>0}

Punti di accumulazione

Sia A, un punto x0 si dice punto di accumulazione di A se per ogni intorno di x0 esistono punti di A diversi da x0 stesso.

Formalmente:

x0 punto di accumulazione di A (A{x0})I,  Ix0

L'insieme di tutti i punti di accumulazione di A si indica con D(A) e si chiama derivato di A.

Se un punto appartiene ad A ma non al suo derivato, tale punto si dice punto isolato di A.

Proposizione

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Dimostrazione

Supponiamo A (altrimenti l'affermazione è banale) e A={x1,,xn}. Prendiamo poi un qualsiasi numero reale y e poniamo

ϕ=min{|yxi|, i1,,n, xiy}

ϕ in altri termini, è il raggio più piccolo dell'intervallo che possiamo avere in A per ogni numero reale che scegliamo. Si ha

xiy, ϕ>0, y,xiA.

Supponiamo, per assurdo, che

D(A)

. Allora, esiste

x(A{y})]yϕ,y+ϕ[

e dunque

x=xi

(per un opportuno

i{1,,n}

,

xy

e

|xy|<ϕ

(per la definizione di punto di accumulazione). Ma questo contraddice la definizione che abbiamo dato di

ϕ

(infatti

ϕ

è già il raggio minimo di un intervallo ottenibile in

A

con il numero reale

y

) e prova l'asserto.


Lemma

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Dimostrazione del Lemma

 ) x0D(A) implica ovviamente che D(A)(A{x0})I, Ix0.

Allora questo varrà anche per l'intervallo di raggio 1n , cioè

(A{x0})]x01n,x0+1n[, n

Per l'assioma della scelta, esiste una funzione che ad ogni naturale associa un elemento di (A{x0})]x01n,x0+1n[. Tale funzione è allora una successione ed è convergente in x0. Infatti x01n,x0+1n sono successioni convergenti a x0 e

x01n<x0<x0+1n.

Dunque, per il teorema del confronto, la successione converge a x0.

 ) (completare la dimostrazione)

Teorema (esistenza di punti di accumulazione per insiemi infiniti e limitati)

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Dimostrazione

Cerchiamo di ricondurci al caso del lemma precedente.
La prima ipotesi ci dice che A è infinito, dunque esiste una successione in A di valori distinti, cioè anam, n,m,nm.
Inoltre, la seconda ipotesi ci dice che A è limitato e dunque sarà limitata anche la nostra successione. Allora, per il Teorema di Bolzano-Weierstrass, si può estrarre una sottosuccessione convergente ad un qualche punto x0.

Ora, se ogni termine della sottosuccessione è diverso da

x0

, per il lemma precedente

x0

è un punto di accumulazione di

A

in quanto esiste una successione in

A{x0}

convergente a

x0

. Se invece esiste un termine della sottosuccessione

xkr=x0, r

, essendo

xkqxkr, q,r

(per definizione di sottosuccessione, la quale ha indici crescenti e dunque diversi tra loro), esiste però una successione

(xkq+r)

i cui termini sono tutti diversi da

x0

ed anch'essa però convergente ad

x0

stesso (sempre per il teorema di Bolzano-Weierstrass). Dunque tale successione è in

A{x0}

, convergente in

x0

e dunque, per il lemma precedente,

x0D(A)

e dunque

D(A)

.


Chiusura di un insieme ed insiemi chiusi

Un punto x0 si dice è un punto aderente di un insieme A se

AI

qualsiasi sia l'intervallo di x0.

L'insieme dei punti aderenti di A si dice chiusura di A e si denota con il simbolo

A.

In termini intuitivi, un punto aderente è un punto reale "vicino quanto si voglia" ad un sottoinsieme A.

Proposizione

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Dimostrazione

Notiamo innanzitutto che AA in quanto ogni punto di A è ovviamente punto aderente di A, ma ce ne potrebbero essere anche altri al di fuori di A, dunque cardAcardA.
Analogamente, anche AD(A) perché facendo il confronto di definizioni abbiamo

x0D(A)(Ax0)I, Ix0

mentre

x0 è un punto aderente di A se e solo se AI, Ix0

Anche qui, la maggiore (o al più uguale) cardinalità della chiusura di A rispetto ad A stesso è evidente.

Ora, proviamo che x0AD(A), x0A. Se x0A (preventivamente abbiamo supposto che stia nella chiusura), allora

A=A=D(A)

e non c'è nulla da provare.
Se invece x0∉A, se però stà nella chiusura di A abbiamo (dalla definizione)

AI, Ix0

che è equivalente a dire

(A{x0})I, Ix0

dal momento che A non contiene x0.
Dunque abbiamo che D(A)=A, ma D(A)A in quanto contiene anche x0

, dunque

D(A)A=D(A)=A

.



Un insieme A si dice chiuso se uguale alla sua chiusura, cioè se A=A.