Rette nel piano

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Equazione di una retta

L'equazione cartesiana di una retta è la ben nota ax+by+c=0, con (a,b)(0,0). Vediamo come si ottiene questa equazione per costruzione con i vettori.

Consideriamo il seguente grafico

Abbiamo che u = ai+bj (con a, b non nulli) e B-A è ortogonale a u. Quindi il prodotto scalare deve essere nullo, cioè

(BA)u=0(xx0,yy0)(ai,bj)=0ai(xx0)+bj(yy0)=0
axax0+byby0=0ax+by+(ax0by0)=0

che è appunto l'equazione cartesiana che conosciamo bene, ponendo c=(ax0by0).

Parallelismo e coincidenza di due rette

Siano {r:ax+by+c=0s:ax+by+c=0 due rette del piano e u, v i rispettivi vettori direttori.

Sappiamo che se r ed s sono ortogonali, anche u e v sono ortogonali tra loro. La stessa relazione che intercorre per l'ortognalità vale anche per il parallelismo delle rette. Quindi se due rette sono parallele, anche u e v sono paralleli, cioè v=ku, con k.

Dalla figura stessa è evidente come i vettori u e v ortogonali rispettivamente alle rette a e b siano proporzionali. Quello della figura è solo un esempio, u e v possono avere anche verso differente. La cosa che li accomuna è la direzione, e se v=ku allora anche le rette r ed s sono proporzionali, cioè

{a=kab=kb

Diciamo che due rette r ed s sono coincidenti se

k{0}:{a=kab=kbc=kc

cioè se sono parallele e sono proporzionali anche i termini noti.

Retta passante per due punti

Consideriamo P0=(x0,y0),P1=(x1,y1) due punti del piano. Riconducendoci al precedente caso dell'equazione di una retta passante per un punto e ortogonale ad un vettore u=(a,b), possiamo ricavare l'equazione della retta passante per i due punti. Facciamo così:

  • troviamo una retta parallela r:P1P0=(x1x0,y1y0)
  • ricaviamo un vettore ortogonale a u, che è v=(b,a)=(y0y1,x1x0)
  • ora prendiamo uno dei due punti che conosciamo, ad esempio P0, e scriviamo l'equazione della retta passante per un punto e ortogonale ad un vettore v.

Quindi,

(PP0)v=0(xx0,yy0)(y0y1,x1x0)=0
(xx0)(y0y1)+(yy0)(x1x0)=0(x1x0)(yy0)=(y1y0)(xx0)

Ecco quindi ottenuta l'equazione di una retta passante per due punti.

Se P0P1{x1x00y1y00 otteniamo l'equazione della retta passante per due punti forse già nota dalla scuola superiore, cioè

xx0x1x0=yy0y1y0

Intersezione di due rette

Siano {r:ax+by+c=0s:ax+by+c=0 due rette del piano e come al solito a,b0. Se esistono, i punti di intersezione (x,y) sono dati dalle soluzioni del sistema omogeneo

{ax+by+c=0ax+by+c=0

alle quali sono associate le matrici

A=(abab) e A=(abcabc)

Per il Teorema di Rouché-Capelli, abbiamo che

  1. se rgA=1,rgA=2 il sistema non ha soluzioni, quindi le rette sono distinte. Questo lo si può dedurre anche dal fatto che se rgA=1(a,b)=k(a,b), cioè le rette sono parallele ma A non è singolare, per cui c non è proporzionale a c' e quindi le rette sono parallele e non coincidenti, perciò non si intersecano mai e questo può avvenire solo in questa condizione;
  2. se rgA=rgA=1ax+by+c=0=k(ax+by+c), quindi r ed s sono proporzionali e pertanto sono coincidenti e i punti di intersezione sono infiniti;
  3. se rgA=rgA=2 le rette non sono parallele e per cui il sistema ha come unica soluzione il punto P=(x,y) di intersezione fra le due rette.

Osservazioni sull'intersezione fra due rette

Fascio di rette

Siano {r:ax+by+c=0s:ax+by+c=0 due rette del piano incidenti in un punto rs. Tutte le combinazioni lineari di r ed s generano un fascio di rette passanti per rs, come nella figura seguente.

più esplicitamente,

(λ,μ)2{(0,0)}:λ(ax+by+c)+μ(ax+by+c)=0

rappresenta tutte le possibili rette passanti per il punto rs intersezione di r ed s.

Equazioni parametriche della retta

Sia r:ax+by+c=0 una retta passante per P0=(x0,y0) e parallela ad un vettore u=(l,m) come nella figura seguente.

È possibile descrivere completamente la retta r anche in forma parametrica, cioè mediante un sistema di questo tipo:

{x=x0+tly=y0+tm,t.

Infatti, notiamo per prima cosa che r è parallela ad u, quindi è parallela a tutti i vari tu, i multipli di u. Essa sarà perciò ortogonale anche a tutti i multipli del vettore v=(m,l) , cioè i vari t(m,l). Conoscendo un punto P0 appartenente alla retta ed un vettore ad essa parallela, ci siamo ricondotti all'equazione di una retta passante per un punto e ortogonale ad un vettore. Per cui un qualsiasi punto P=(x,y) appartiene ad r se e solo se PP0 è parallelo ad un qualsiasi multiplo del vettore u, cioè se (x,y)=t(l,m). Cioè,

{xx0=tlyy0=tm,t

che è equivalente a dire

{x=x0+tly=y0+tm,t.

Per capire meglio questo concetto è utile osservare la seguente figura;

Ogni vettore che finisce sulla retta è somma di un qualche tu e di OP0 e l'insieme di tutti questi vettori descrive completamente la retta.

Esempio

Trovare l'equazione della retta passante per P0=(1,3) e parallela al vettore u=(1,6).

I punti P=(x,y) hanno equazione

{x=x0+lty=y0+lm{x=1+ty=36t ricaviamo t {t=x1y=36(x1)=6x+3

Quindi l'equazione è y=6x+3 o equivalentemente 6x+y3=0.

Possiamo inoltre ora stabilire se un punto P appartiene alla retta sostituendo le sue coordinate nel sistema sopra. Per esempio, verifichiamo se il punto P1=(3,1) appartiene alla retta di equazione 6x+y3=0.

{3=1+t1=36t{2=t13=t, il sistema non ha soluzioni quindi P non appartiene alla retta.

Equazione parametrica di una retta passante per due punti

Analogamente a quanto fatto prima (cioè conoscendo un punto P0r e un vettore parallelo ad r, possiamo ricavare l'equazione parametrica di una retta r passante per due punti P0=(x0,y0),P1=(x1,y1). Notiamo però che un vettore parallelo ad r ce lo abbiamo già: esso è infatti P1P0. Allora P=(x,y)r se :

PP1=t(P1P0){xx0=t(x1x0)yy0=t(y1y0){x=x0+t(x1x0)y=y0+t(y1y0)

Intersezione di due rette in forma parametrica

Siano

r:{x=x0+lty=y0+mt s:{x=x1+lsy=y1+ms

due rette in forma parametrica (parallele rispettivamente ai vettori (l,m),(l,m)). Vogliamo ora vedere se r ed s si intersecano in qualche punto.

Dobbiamo risolvere il sistema in t ed s per vedere se esistono dei t,s tali che le coordinate di un eventuale punto intersezione P siano uguali.

{x0+lt=x1+lsy0+mt=y1+ms

Ora troviamo questo punto di intersezione P, ma osserviamo prima una figura di esempio che ci aiuta a capire in quale situazione siamo:

Il punto di intersezione tra le due rette P è ottenuto da P0+tu=P=P1+sv, con t ed s opportuni numeri reali soluzioni del sistema sopra.

Esempio

Sia r una retta passante per (0,0) e parallela al vettore (1,-1), s una retta passante per P1=(1,1,) e parallela al vettore (1,+2). Trovarne (se esistono) le intersezioni.

r:{x=ty=t s:{x=1+sy=1+2s
{t=1+st=1+2s{t=1+ss2s=2{t=1+ss=23{t=123=13s=23

Quindi le due rette si intersecano quando t=13 e s=23 e per trovare le coordinate del punto di intersezione P possiamo scegliere arbitrariamente di sommare P0 con t (1,-1) oppure considerare l'altra retta e fare la stessa cosa per s che abbiamo trovato. È del tutto ininfluente scegliere uno piuttosto che l'altro perché essendo t ed s soluzioni del sistema, ci assicura che P0+t(l,m)=P1+s(l,m)=P.

Scegliamo di considerare P0 e t=13 e abbiamo che

P=(0,0)+13(1,1)=(13,13).

Scegliendo di lavorare con P1 ed s (l', m'), si giunge allo stesso risultato. Provare per credere!

Distanza di un punto da una retta

Sia r:ax+by+c=0 una retta, u=(a,b) un vettore ortognale ad r, P=(x0,y0) un punto appartenente a r e Q=(h,k) un punto del piano.

La formula per ottenere la distanza di Q da r è

ah+bk+ca2+b2

Dimostriamo questa formula. Siamo in una situazione di questo tipo:

Innanzitutto abbiamo che

||u||=a2+b2 e QP=(hx0,ky0) e la distanza che cerchiamo è d=|QR|.

Il triangolo PR^Q è retto e la trigonometria ci dice che possiamo ricavare un cateto moltiplicando l'ipotenusa per il coseno dell'angolo compreso tra ipotenusa e cateto. Quindi

d=|PQ|cos(PQ^QR)|(PQ)|cos(PQ^u)

perché u è parallelo a QR, quindi l'angolo non cambia.

Il coseno lo possiamo ricavare dalla definizione di prodotto scalare

cos(PQ^u)=(PQ)u||(PQ)||||u||.

Applicando la formula di prima per la distanza, abbiamo:

d=|(PQ)|(PQ)u||(PQ)||||u||