Serie di funzioni

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Definizione di serie e convergenze di serie

Sia (fn)n una successione di funzioni reali, definite in I. Si definisce (analogamente al caso delle serie numeriche) serie di funzioni di termine generale fn la scrittura k=1fk, e la successione (sn)n,sn=k=1nfk si dice successione delle somme parziali.

La scrittura k=1fk viene usata anche per indicare il limite della successione delle somme parziali.

Se, xI, la serie numerica i=1fk(x) converge, ossia se la successione (sn)n converge puntualmente in I, allora la serie di funzioni si dice che converge puntualmente in I.

Se la successione (sn)n converge uniformemente in I, la serie di funzioni si dice che converge uniformemente in I.

Inoltre, la serie di funzioni k=1fk si dice assolutamente convergente in I se e solo se la serie k=1|fk| converge puntualmente.

Infine, una serie di funzioni di termine generale fn si dice totalmente convergente in I se e solo se:
(Mn)n,Mn0:|fn(x)|Mn, xI,n, k=1Mk<+

È chiaro che, se una serie di funzioni converge puntualmente, uniformemente o totalmente in I, essa converge, rispettivamente puntualmente, uniformemente o totalmente, in ogni sottoinsieme II.

Criteri di Cauchy per le serie di funzioni

Si vede che, xI,n,p, sn+p(x)sn(x)=fn+1(x)++fn+p(x).
Da cui si deducono, a partire dai criteri di Cauchy per le successioni, i seguenti criteri:

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Collegamento tra la varie convergenze

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Dimostrazione

  • Già è noto che le successioni di funzioni convergenti uniformemente convergono puntualmente.

Grazie alla disuguaglianza triangolare: |fn+1(x)++fn+p(x)||fn+1(x)|++|fn+p(x)|, xI,n,p, dal criterio di Cauchy puntiforme applicato alla serie di termine generale |fn|, si verifica il criterio di Cauchy puntiforme applicato alla serie di termine generale fn, quindi la tesi.

  • Sia k=1fk una serie di funzioni che converge totalmente in I. Sia (Mn)n,Mn0:|fn(x)|Mn, xI,n, k=1Mk<+.

Per il criterio di Cauchy relativo alle serie numeriche: ε>0,m:Mn+1++Mn+p<ε, n>m,p.
Da ciò segue che, xI,n>m,p: |fn+1(x)++fn+p(x)||fn+1(x)|++|fn+p(x)|Mn+1++Mn+p<ε.

Quindi è soddisfatto il criterio di Cauchy uniforme sia per la serie

k=1|fk|

, sia per

k=1fk

, ossia le due serie convergono uniformemente, ma per la proposizione precedente, la serie di termine

fn

converge sia assolutamente, sia uniformemente in

I

, ossia la tesi.


Per la verifica della totale convergenza, è utile, nella pratica, verificare se la serie numerica di termine generale supxI|fn(x)| converge. Infatti vale il seguente risultato:

Criterio 1

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Dimostrazione

Se la serie di funzioni converge totalmente, allora: (Mn)n,Mn0:|fn(x)|Mn, xI,n, k=1Mk<+.

Quindi,

n

,

fn

ha un maggiorante che converge. Tuttavia,

supxI|fn(x)|Mn,n

, poiché, per definizione del sup, è il più piccolo dei maggioranti, e quindi la serie del sup converge, per il criterio del confronto tra due serie numeriche. Il viceversa è ovvio.


Teoremi sulla convergenza uniforme delle serie

Grazie al teorema di inversione dei limiti e ai teoremi di passaggio sotto il segno di derivata e integrale, si possono dedurre i seguenti teoremi sulle serie di funzioni convergenti uniformemente (stiamo ad indicare I=[a,b],a<b):

Teorema sulla continuità della somma

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Teorema di integrazione per le serie

Template:Riquadro E quindi, si dice che la serie può essere integrata termine a termine.

Teorema di derivazione per le serie

Template:Riquadro E quindi, si dice che la serie può essere derivata termine a termine.

Serie di potenze

Sia (an)n0 una successione reale. La serie di funzioni k=0akxk prende il nome di serie di potenze di coefficienti (an)n0.

Vi è da notare che, ponendo x=0, la serie di potenze di coefficienti (an)n0 si riduce allo 0, e quindi 0 sta nell'insieme di convergenza della serie, che si può denotare con X.

Teorema 1

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Dimostrazione

Dato che la serie numerica di termine generale anξn converge, allora la successione (anξn)n converge a zero, e quindi la successione è limitata, ossia:
M:n,|anξn|M.
Sia η]|ξ|,|ξ|[, quindi |η|<|ξ|. Allora, x:|x||η|, |anxn|=|anξn||xn||ξn|M(|x||ξ|)nM(|η||ξ|)n,n.
La serie numerica di termine generale Mn=M(|η|/|ξ|)n è una serie geometrica di ragione strettamente minore di 1, che quindi converge, da cui segue che la serie di potenze converge totalmente in ogni [|η|,|η|]]|ξ|,|ξ|[, e quindi, scelti a,b[|η|,|η|]:a<b, la serie converge totalmente in ogni [a,b][|η|,|η|]]|ξ|,|ξ|[, da cui la tesi.

Di conseguenza, X è un intervallo di contenente 0. Il prossimo teorema illustra che forma abbia tale intervallo:

Teorema 2

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Dimostrazione

Supponiamo, per assurdo, che ρ<0. Allora, per il teorema precedente, la serie di potenze convergerebbe in particolare in tutti i punti di ]ρ,0], il che contrasta con il fatto che ρ=supX.

I primi due * sono banalmente dimostrabili.

) Sia x tale che |x|<ρ. Allora, per la proprietà dell'estremo superiore, esiste un ξX tale che |x|<ξρ. E quindi, per il teorema precedente, la serie converge in x.
Se, per assurdo, la serie convergesse in un qualche punto ξ tale che |ξ|>ρ, allora, per il teorema precedente, la serie convergerebbe, in particolare, in ogni x[ρ,|ξ|[, che contraddice il fatto che ρ=supX, da cui l'assurdo.

) Sia 0<ρ1<+ tale che la serie converge in ogni |x|<ρ1, e la serie non converge in ogni |x|>ρ1. Se la serie converge in ogni |x|<ρ1, allora ]ρ1,ρ1[X, e quindi ρ1ρ=supX.

Se, per assurdo,

ρ1<ρ

, allora, per il teorema precedente, la serie convergerebbe, in particolare in ogni

x[ρ1,ρ[

, il che contraddice l'ipotesi che la serie non converge in ogni

|x|>ρ1

, da cui l'assurdo.


Si conclude che, in base al teorema precedente, se ρ=supX, l'insieme di convergenza contiene sicuramente di un intervallo aperto di centro 0 e di raggio ρ, che si riduce al solo 0 se ρ=0,e che si estende a tutto , se ρ=+. Inoltre, tale insieme non si può estendere oltre l'intervallo chiuso e limitato di centro 0 e raggio ρ. Allora diciamo che ρ è il raggio di convergenza della serie di potenze. Il teorema non dice nulla se la serie converge in |x|=ρ. In generale, comunque, la serie può non convergere per tali valori.

Esempi

  • La serie k=0xk è, come è noto, la serie geometrica di ragione x, che converge se |x|<1, e diverge se |x|>1. Quindi il raggio di convergenza della serie è 1. Tuttavia, per x=1, la serie diverge positivamente, mentre per x=1, la serie non è regolare, e quindi X=]1,1[.
  • La serie k=0xkk2 ha raggio di convergenza 1, e la serie converge sia per x=1 (la serie armonica con p>1), sia per x=1 (criterio di Leibniz), quindi X=[1,1].
  • La serie k=0xkk ha raggio di convergenza 1, e la serie converge per x=1 (criterio di Leibniz), ma non per x=1 (serie armonica con p1), quindi X=[1,1[.

I criteri indicati nel seguito facilitano la ricerca del raggio di convergenza della serie.

Criterio di Cauchy-Hadamard

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Dimostrazione

Per ogni x0,limn|anxn|n=l|x|.
Se l=0, allora, per il criterio della radice, la serie converge per ogni x, e quindi ρ=+. Se l=+, allora, per il criterio della radice, la serie converge in solo in 0, e quindi ρ=0.

Se

0<l<+

, allora, per il criterio della radice, la serie converge se

|x|<1l

, e la serie non converge se

|x|>1l

, ossia, per il teorema precedente,

ρ=1l

.


Criterio di D'Alembert

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Dimostrazione

Per ogni x0,limn|an+1xn+1anxn|=l|x|.
Se l=0, allora, per il criterio del rapporto, la serie converge per ogni x, e quindi ρ=+. Se l=+, allora, per il criterio del rapporto, la serie converge in solo in 0, e quindi ρ=0.

Se

0<l<+

, allora, per il criterio del rapporto, la serie converge se

|x|<1l

, e la serie non converge se

|x|>1l

, ossia, per il teorema precedente,

ρ=1l

.


Si definisce serie derivata di una serie di potenze di coefficienti (an)n0 la serie di potenze di coefficienti ((n+1)an+1)n0, ossia la serie ottenuta derivando termine a termine la serie di partenza.

Teorema sul raggio di convergenza della serie derivata

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Dimostrazione

ρρ) Supponiamo che la serie di potenze di coefficienti (an)n0 converga in x0. Da ciò segue che la successione (anx0n)n converge a zero, e quindi la successione è limitata, ossia L>0:|anx0n|Ln0. Allora, |x|<|x0|,n0:
|(n+1)an+1xn|=(n+1)|an+1x0n||x0n||xn|=(n+1)|an+1x0n+1||x0||xx0|nL|x0||xx0|n.
La serie di termine generale |x/x0|n è la serie geometrica di ragione strettamente minore di 1, e quindi convergente. Da ciò segue che la serie di potenze di coefficienti ((n+1)an+1)n0, ossia la serie derivata, converge in ogni punto |x|<|x0|, da cui segue che ρρ.

ρρ) Supponiamo che la serie derivata converge in x0. Allora, come prima: M>0:|(n+1)an+1x0n|Mn0, quindi, |x|<|x0|,n:
|anxn|=1n|nanx0n||x0n||xn|=1n|nanx0n1||x0||xx0|nM|x0|n|xx0|nM|x0||xx0|n.

La serie di termine generale

|x/x0|n

converge, perché è la serie di ragione strettamente minore di 1, da cui segue che la serie di potenze di coefficienti

(an)n0

converge in ogni punto

|x|<|x0|

, da cui segue che

ρρ

.


Si definisce serie integrale di una serie di potenze di coefficienti (an)n0 la serie di potenze di coefficienti (0,an/(n+1))n, ossia la serie ottenuta integrando termine a termine la serie di partenza.

Teorema di derivazione e integrazione delle serie di potenze

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Dimostrazione

Per il teorema precedente, la serie derivata ha lo stesso raggio di convergenza della serie iniziale, la quale ha a sua volta lo stesso raggio di convergenza della serie integrale, e quindi le tre serie convergono uniformemente in ogni intervallo chiuso e limitato contenuto in

]ρ,ρ[

, con

ρ

il raggio di convergenza, da cui segue la tesi per il teorema di derivazione ed integrazione per le serie.


Serie di potenze generalizzato

Si dice serie di punto iniziale x0 e di coefficienti (an)n0 la serie: k=0ak(xx0)k.
Ponendo y=xx0, la serie suddetta si riconduce alla serie di punto iniziale 0, da cui si deduce che, se ρ è il raggio di convergenza della serie di potenze k=0akxk, allora la serie di punto iniziale x0 e di coefficienti (an)n0 converge assolutamente: solo in x0 se ρ=0; in se ρ=+; in ogni punto x tale che |xx0|<ρ e non converge in ogni punto x tale che |xx0|>ρ.

Serie di Taylor

Sia f:]a,b[,a<b. Sia x0]a,b[.
f si dice sviluppabile in serie di potenze di punto iniziale x0 se esiste una successione numerica (an)n0 tale che f(x)=k=0ak(xx0)k, x]a,b[

Teorema 1

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Dimostrazione

Applicando m volte il teorema di derivazione per le serie di potenze, si ottiene la prima uguaglianza: f(m)(x)=m!am+(m+1)!am+1(xx0)+(m+2)!2!am+2(xx0)2++k(k1)(km+1)ak(xx0)km+, m0,|xx0|<ρ.

Posto

x=x0

,

f(m)(x0)=m!am+0+...+0+...=m!am, m0

, da cui

am=f(m)(x0)m!

, da cui si ottiene la seconda uguaglianza, ossia la tesi.


f:]a,b[,a<b indefinitamente derivabile in ]a,b[. f si dice sviluppabile in serie di Taylor di punto iniziale x0 in ]a,b[ se: f(x)=k=0f(k)(x0)k!(xx0)k, x]a,b[

La serie al secondo membro si dice serie di Taylor della funzione f di punto iniziale x0.
La serie di Taylor della funzione f di punto iniziale 0 si dice serie di Mac Laurin di f.

Non tutte le funzioni indefinitamente derivabili sono sviluppabili in serie di Taylor. Template:Todo

Criterio di sviluppabilità in serie di Taylor

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Dimostrazione

Fissato n. Consideriamo il resto n-esimo di Lagrange della formula di Taylor di f di punto iniziale un qualunque punto x0]a,b[:
x1]a,b[:Rn(x)=f(x)k=0nf(k)(x0)k!(xx0)k=f(n+1)(x1)(n+1)!(xx0)n+1.
Per ipotesi si ha che: |f(n+1)(x1)(n+1)!(xx0)n+1|=|f(n+1)(x1)|(n+1)!|xx0|n+1MLn+1(n+1)!|xx0|n+1, n,x,x0]a,b[.

La serie di termine generale MLnn!|xx0|n converge per il criterio del rapporto: limn+(MLn+1(n+1)!|xx0|n+1)(n!MLn1|xx0|n)=limn+L|xx0|n+1=0.

Da cui segue che:

limn+MLnn!|xx0|n=0

, quindi la tesi.

Esempio

Sia f(x)=ex. Si sa che fC(), e le derivate di f(x) sono: fn(x)=ex , per ogni x e per ogni n.
Sia poi R un numero arbitrario. Dato che la funzione è (strettamente) crescente in , allora fn(x)=exeR, xR.
Quindi posto M=eR e L=1, risulta che fn(x)MLn, xR.
Per il teorema 1 risulta che f è sviluppabile in serie di Taylor di punto iniziale x0 in ],R[, qualunque sia x0],R[.
Dato che R è stato scelto in maniera arbitraria in , allora si può concludere che f è sviluppabile in serie di Taylor di punto iniziale x0 in R],R[=],+[=.

Teorema 2

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Dimostrazione

Siano c,d]a,b[ tale che x0[c,d]. Allora la serie k=1f(k)(x0)(k1)!(xx0)k1 converge totalmente in [c,d], quindi uniformemente in [c,d] alla funzione f. Chiaramente la serie di Taylor di f di punto iniziale x0 converge per x=x0.

Valgono le ipotesi del teorema di derivazione delle serie di funzioni, e quindi la serie di Taylor di

f

di punto iniziale

x0

converge uniformemente in

[c,d]

in una funzione

g

tale che

g(x0)=f(x0)

, e

g(x)=f(x),x[c,d]

. Per il teorema fondamentale per il calcolo integrale,

f(x)=g(x),x[c,d]

, da cui, per l'arbitrarietà di

c

e

d

, segue la tesi.