Massimi e minimi di una funzione continua

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Massimi e minimi

Teorema (di Weierstrass)

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Lemma

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Dimostrazione del Lemma

Proviamo la prima affermazione, ovvero che esiste una successione in A tale che f(an) tende al supAf.
Questo sup può essere un numero reale oppure +. Supponiamo ora il caso che sia reale.
Se λ=supAf, esiste allora per ogni n un qualche valore anA tale che λ1n<f(an)λ. Poniamo allora

An:={aA : λ1n<f(a)λ}.

Si ha che (per quanto detto prima) An non è vuoto e certamente è contenuto in A. Allora, per l'assioma della scelta, esiste una funzione a:A tale che a(n)=anAn, cioè esiste una funzione che associa ad ogni naturale, quell' f(a) che sta nell'intervallo corrispondente al naturale in esame.
Dunque tutti questi an formano una successione che chiamiamo appunto (an) in A che ha limite λ.
Dunque limn+f(an)=λ=supaf.

Proviamo ora la seconda affermazione nel secondo caso, ovvero supponiamo l'infAf= e dimostriamo che esiste una successione (bn) che tende all'infAf, che chiamiamo μ.
Se infAf=, poniamo allora

Bn:={bA : f(b)<n,n}.

Siccome la condizione che f(b)<n è sempre verificata, per un fissato bA ed un opportuno n, Bn non è vuoto ed è contenuto in A. Per l'assioma della scelta esiste una funzione b:A tale che ad ogni naturale viene associato un valore di BnA. Denotiamo questi valori con bn. Ma per come è definita, b(n)(bn) è in realtà una successione che diverge a =infAf=μ in quanto f(bn)<n, n, per un n indice della successione "abbastanza grande". E questo vuole appunto dire che

limn+f(bn)==infAf

Gli altri casi si provano in maniera analoga e sono lasciati per esercizio.

Dimostrazione del Teorema di Weierstrass

Proviamo l'esistenza del massimo. Ancora, quella del minimo la omettiamo per brevità ma è un utile esercizio che vi consigliamo di fare.
Per il Lemma, esiste in A una successione (xn) tale che f(xn)supAf e poiché A è compatto, si può estrarre da ogni successione di A una sottosuccessione convergente ad un punto x0A. Se si può estrarre da ogni successione, in particolare lo si può fare anche con la nostra successione (xn) e lo facciamo con la sottosuccessione (xkn)x0A.
Ma f è continua in ogni punto di A e quindi anche in x0. Allora

limn+f(xkn)=f(x0).

Però avevamo trovato prima che limn+f(xn)=supAf. Allora, per il Teorema di convergenza/divergenza delle sottosuccessioni, necessariamente anche la sottosuccesione tende a supAf.
Per l'unicità del limite però, si ha che

limn+f(xkn)=f(x0)=supAf

dunque supAf=f(x0) ma f(x0)f(A), dunque supAff(A) e quindi

supAf=maxAf=f(x0)


Teorema (di Bolzano o degli zeri)

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Dimostrazione

Poniamo c come il punto medio di [a,b], cioè

c=a+b2.

Possono dunque presentarsi due possibilità:

  • f(a)f(c)0
  • f(c)f(b)0.

Se si verifica la prima condizione, poniamo

a1=a e b1=c

Se invece si verifica il secondo caso, poniamo

a1=c e b1=b.

Abbiamo ora:

aa1b1b

e si ha in entrambe le eventualità

b1a1=ba2

.

Ripetiamo il procedimento e poniamo c1=a1+b12, cioè sia c1 il punto medio dell'intervallo [a1,b1].
Anche in questo caso si possono presentare le due eventualità di prima, cioè

  • f(a1)f(c1)0 ed in tal caso a2=a1   b2=c1
  • f(c1)f(b1)0 ed in tal caso a2=c1   b2=b1.

Abbiamo ora:

a1a2b2b1

e si ha in entrambe le eventualità

b2a2=ba22

cioè l'ampiezza dell'intervallo dove è contenuto lo zero si è dimezzata ulteriormente.

Ripetendo questo procedimento si ottengono due successioni (an) e (bn) in [a,b] tali che:

aa1anan+1bn+1bnb1b

e

f(an)f(bn)0    bnan=ba2n.

Tutte e due le successioni sono in [a,b] e dunque sono limitate. Inoltre sono monotone (an è crescente mentre bn è decrescente). Essendo allora limitate e monotone, sono convergenti. Infatti, (an) è limitata e dunque non può essere maggiore di b né minore di a. D'altra parte è sempre crescente, dunque anan+1, n e questo implica che

alimn+(an)b

e dunque converge ad un certo valore in [a,b].
Inoltre notiamo che

limn+(bnan)=limn+ba2n=0

cioè mano a mano che ripetiamo il procedimento all'infinito l'intervallo in cui è contenuto lo zero si restringe fino a diventare nullo (cioè fino ad essere lo zero che cerchiamo).
Poiché le successioni sopra sono in [a,b], per quanto visto sopra si ha

limn+an=limn+bn=x0[a,b].

Siccome f è continua, limn+f(an)=f(x0) e limn+f(bn)=f(x0). Dunque, ripetendo all'infinito il procedimento solito, si ha

limn+f(an)f(bn)=(f(x0))2.

Ma f(an)f(bn)0, n e dunque anche (f(x0))20.
E questo implica necessariamente che f(x0)=0 (perché stiamo parlando di numeri reali e non può mai essere che x20x<0).


Teorema (del valor intermedio)

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Dimostrazione

f(x1)f(x2)x1x2 (per definizione di funzione). Allora possiamo avere x1<x2 o x1>x2. Consideriamo per brevità solo il primo caso, ma il secondo si proverà in maniera analoga.Poniamo:

g:[x1,x2]   g(x)=f(x)y.

g è continua in [x1,x2] e g(x1)g(x2)<0 perché

g(x1)g(x2)=(f(x1)y)(f(x2)y). Essendo f(x1)<y<f(x2), il primo fattore è negativo mentre il secondo è positivo.

Per il Teorema di Bolzano, esiste un x0[x1,x2] tale che g(x0)=0. Da ciò

g(x0)=0f(x0)y=0f(x0)=0

Dunque, come si voleva dimostrare, esiste almeno un x0 tale che f(x0) è contenuto nell'intervallo.